Netanyahu negli USA: incontro con Trump su Gaza e Iran in agenda.

Netanyahu negli USA: incontro con Trump su Gaza e Iran in agenda.

Netanyahu A Washington: Incontri Strategici per la Sicurezza in Medio Oriente ROMA (ITALPRESS) – La...

Netanyahu A Washington: Incontri Strategici per la Sicurezza in Medio Oriente

ROMA (ITALPRESS) – La notte scorsa, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è atterrato a Washington, dove si prepara ad affrontare temi cruciali insieme al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L’incontro, previsto per questa sera, sarà chiuso alla stampa, come indicato nel programma della Casa Bianca. Questa scelta rappresenta un cambiamento rispetto alle precedenti visite di Netanyahu, in cui conferenze stampa nel prestigioso studio ovale offrivano occasioni per foto e domande. Dopo la discussione di alto profilo, è prevista una cena privata in compagnia delle rispettive mogli, un momento per approfondire ulteriormente le relazioni bilaterali.

Prima dell’incontro con Trump, Netanyahu avrà l’opportunità di dialogare con il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, e con l’inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff. Questi colloqui si svolgeranno alla Blair House, il residence ufficiale per gli ospiti di Stato, situato di fronte alla Casa Bianca. Questo primo scambio di idee potrebbe offrire una visione preliminare delle posizioni americane sui temi chiave al centro dell’agenda di Netanyahu.

Le Priorità dell’Incontro: Gaza e Iran

Tra le questioni più rilevanti che saranno discusse, figurano l’accordo di cessate il fuoco con Hamas nella Striscia di Gaza e le tensioni in corso con l’Iran. In una recente dichiarazione, Trump ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità di un accordo con Hamas: “Penso che ci siano buone probabilità di raggiungere un accordo con Hamas entro la prossima settimana, riguardo a molti degli ostaggi”, ha affermato. Il presidente statunitense ha anche messo in evidenza i progressi già realizzati, dichiarando che “abbiamo già rilasciato molti ostaggi, ma questo riguarda quelli che rimangono. Si prevede che molti di loro saranno rilasciati”. Queste parole rivelano la volontà degli Stati Uniti di giocare un ruolo attivo nel tentativo di distensione nella regione.

Un altro aspetto importante riguarda le relazioni tra Stati Uniti e Iran. Trump ha confermato che sta lavorando a un accordo permanente con Teheran, affermando: “Stiamo lavorando a molte cose con Israele, e una di queste è probabilmente un accordo permanente con l’Iran”. Questo suggerisce che le dinamiche regionali potrebbero subire significativi cambiamenti a seguito di questa visita. Le preoccupazioni legate all’attività nucleare iraniana e alla sua influenza su gruppi regionali come Hezbollah e Hamas rimangono centrali nel dibattito strategico.

Domani, il primo ministro israeliano parteciperà a un incontro con il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, e alcuni membri del Congresso a Capitol Hill. Questo incontro potrebbe consolidare ulteriormente il sostegno bipartisan americano per Israele, elemento che è stato costantemente sottolineato nel corso degli anni. Le relazioni tra Israele e gli Stati Uniti sono storicamente molto forti, ma attualmente si trovano a un crocevia a causa delle nuove sfide geo-politiche.

Mercoledì, la giornata di Netanyahu proseguirà con un incontro con il Segretario alla Difesa, Pete Hegseth, al Pentagono. Questo colloquio sarà un altro momento cruciale per discutere potenziali cooperazioni in ambiti di sicurezza e contrattacco terroristico, entrambi temi di prima importanza per Israele. In aggiunta, Netanyahu ospiterà un gala per i leader della comunità ebraica ed evangelica, evidenziando l’importanza delle alleanze religiose nella diplomazia e nella politica internazionale.

Infine, giovedì si prevede che si concluda la visita di Netanyahu a Washington. Le trattative e gli incontri di questi giorni si configurano come una tappa essenziale per delineare il futuro della politica estera degli Stati Uniti in Medio Oriente. In un contesto dove le crisi umanitarie e i conflitti geopolitici richiedono una risposta coordinata, la visita di Netanyahu rappresenta un momento decisivo che potrebbe indirizzare le scelte politiche di entrambe le nazioni nel prossimo futuro.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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