Nina arriva: l’Intelligenza Artificiale contro le false mozzarelle

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Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP ha presentato un innovativo progetto al ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare a Roma. Si tratta di un sistema di intelligenza artificiale denominato “Nina”, creato dalla Farzati Spa, per contrastare le fake-mozzarelle e il fenomeno dell’italian sounding.

Nina sarà come una “guardia del corpo” virtual che monitorerà la produzione e il commercio della mozzarella DOP, aiutando a individuare le imitazioni e le contraffazioni. Questa iniziativa rappresenta un passo avanti nella tutela del Made in Italy e dimostra come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale possa essere un grande alleato nella lotta alla frode alimentare.

Il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, ha sottolineato l’importanza di questa innovazione nell’attività di vigilanza sulla mozzarella di bufala campana DOP. Grazie all’IA, il Consorzio potrà intensificare i controlli sul mercato e fornire un servizio di monitoraggio ai soci in modo più efficiente.

Matteo Lorito, rettore dell’Università Federico II di Napoli e presidente del Comitato scientifico del Consorzio, ha evidenziato l’importanza economica della mozzarella, sia sul mercato nazionale che internazionale. Il latte di bufala, utilizzato per la produzione della mozzarella, ha anche proprietà benefiche per la salute umana.

Nel 2023, il Consorzio ha effettuato 5 mila verifiche per garantire la qualità e l’autenticità della mozzarella DOP. Queste verifiche si aggiungono ai controlli effettuati da altri enti competenti, rendendo la Bufala DOP uno dei prodotti alimentari più protetti in Europa.

Il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, ha sottolineato l’importanza della trasparenza nella filiera produttiva e l’impegno del Consorzio verso l’innovazione digitale. Il progetto Nina si aggiunge alla tracciabilità della filiera, permettendo di risalire fino alla partita di latte utilizzata per produrre ogni mozzarella DOP.

Giorgio Ciardella, CTO di Farzati, ha evidenziato che il progetto rappresenta un modello di innovazione nel settore caseario e stabilisce nuovi standard per l’agroalimentare. Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, l’iniziativa garantisce la trasparenza e la tracciabilità del prodotto, combattendo efficacemente la contraffazione.

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