Nvidia supera i 57 miliardi di ricavi: prospettive incoraggianti placano le voci sulla bolla AI.

Nvidia supera i 57 miliardi di ricavi: prospettive incoraggianti placano le voci sulla bolla AI.

“Questa domanda copre ogni mercato: CSP, governi sovrani, aziende moderne e centri di supercalcolo, e include numerosi progetti significativi”, ha affermato Kress.

Il GPU Blackwell Ultra, svelato a marzo e disponibile in diverse configurazioni, ha visto una domanda particolarmente forte, diventando il leader nella gamma di prodotti dell’azienda. Anche le versioni precedenti dell’architettura Blackwell hanno continuato a riscuotere un buon successo sul mercato.

Huang ha affermato che le vendite dei chip GPU Blackwell “stanno andando oltre le aspettative”.

Crescita della Domanda di AI

“Le vendite di Blackwell sono eccezionali e le GPU per il cloud sono esaurite”, ha dichiarato Huang nella dichiarazione sugli utili del terzo trimestre. “La domanda di calcolo continua a crescere, alimentata dall’accelerazione in corsi di formazione e inferenza — entrambi in crescita esponenziale. Siamo entrati in un ciclo virtuoso riguardante l’AI. L’ecosistema dell’AI si sta espandendo rapidamente, con nuovi produttori di modelli fondamentali, più start-up AI e una penetrazione in più settori e paesi. L’AI è ovunque, fa tutto, in ogni momento.”

Kress ha sottolineato, però, che le spedizioni dell’H20, una GPU per data center progettata per l’AI generativa e il calcolo ad alte prestazioni, hanno raggiunto un deludente volume di 50 milioni, a causa di limitazioni nel mercato cinese.

“Ordini d’acquisto significativi non si sono materializzati nel trimestre a causa di problemi geopolitici e di una concorrenza sempre più agguerrita in Cina”, ha commentato Kress durante la chiamata sugli utili. “Sebbene siamo delusi dalla situazione attuale che ci impedisce di spedire più prodotti competitivi di calcolo per data center in Cina, rimaniamo impegnati in un dialogo continuo con i governi di Stati Uniti e Cina e continueremo a sostenere la capacità dell’America di competere a livello globale.”


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