Pancreatite: quando diventa una condizione potenzialmente letale per la vita

Pancreatite: quando diventa una condizione potenzialmente letale per la vita

Pancreatite: quando diventa una condizione potenzialmente letale per la vita

La pancreatite è una condizione infiammatoria del pancreas che può diventare pericolosa per la vita se non trattata tempestivamente. Questa patologia può variare da forme lievi e autolimitantesi a forme gravi e potenzialmente fatali, soprattutto se l’infiammazione ricorre o si prolunga, causando complicazioni come insufficienza multi-organo. L’incidenza e la mortalità aumentano con l’età.

Tipi e sintomi della pancreatite


Esistono due principali forme di pancreatite:

  • Pancreatite acuta: è un’infiammazione improvvisa del pancreas che provoca dolore addominale forte, spesso localizzato nella parte superiore dello stomaco e che può irradiarsi alla schiena o al petto. Questo dolore tende a peggiorare dopo i pasti o il consumo di alcol. Generalmente il quadro migliora entro una settimana.
  • Pancreatite cronica: è un’infiammazione prolungata che danneggia la funzione pancreatica, compromettendo la digestione e altre attività metaboliche importanti.

Altri sintomi frequenti della pancreatite acuta includono nausea, vomito, febbre e aumento della frequenza cardiaca. La pancreatite cronica può manifestarsi con sintomi più sfumati come perdita di peso, diarrea grassa e insufficienza pancreatica.


Cause principali e fattori di rischio


La pancreatite si sviluppa quando gli enzimi digestivi, prodotti dal pancreas, rimangono intrappolati e si attivano in modo anomalo all’interno dello stesso organo, causando irritazione, infiammazione e danni ai tessuti pancreatici. Tra le cause più comuni di pancreatite acuta troviamo:

  • Calcoli biliari, che possono bloccare il dotto pancreatico e impedire il normale flusso degli enzimi verso l’intestino tenue.
  • Consumo eccessivo di alcol, che danneggia direttamente il pancreas.
  • Anomalie genetiche o familiari legate alla funzione pancreatica.
  • Dieta ad alto contenuto di grassi e livelli elevati di trigliceridi nel sangue.
  • Traumi addominali o recenti interventi chirurgici.
  • Infezioni severe come la parotite o malattie autoimmuni quali il lupus.
  • Alcune condizioni congenite o malformazioni del pancreas o dell’intestino.
  • Effetti collaterali di alcuni farmaci e tossine, inclusi agenti chimici.

Altri fattori di rischio includono il fumo, infezioni acute, alcune allergie farmacologiche e patologie come la fibrosi cistica o alcune condizioni metaboliche associate a livelli elevati di calcio nel sangue o a tumori pancreatici.

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