Perché non credere nella professionalità degli insegnanti? Rimuoviamo il divieto degli smartphone a scuola.

Perché non credere nella professionalità degli insegnanti? Rimuoviamo il divieto degli smartphone a scuola.

Riflessioni sulla Libertà d’Insegnamento

La mia riflessione si estende anche a come considerare questa circolare ministeriale. Essa incide sulla mia libertà di insegnamento, come stabilito dall’articolo 33 della Costituzione italiana. Limitare l’uso degli strumenti tecnologici indispensabili per il mio lavoro di insegnante appare ingiustificato. Nella mia attività educativa, ho sempre cercato di implementare soluzioni innovative e stimolanti, e questo divieto rischia di ridurre drasticamente tali possibilità.

L’istruzione deve evolversi, abbracciando il cambiamento e accogliendo le innovazioni. È necessario trovare un equilibrio tra il corretto utilizzo dei cellulari a scuola e la necessità di mantenere l’attenzione e la concentrazione degli studenti. Fornire linee guida chiare e fondate sui risultati di ricerche accademiche può essere una strategia più efficace rispetto a un divieto assoluto. Ad esempio, studi hanno dimostrato che l’uso strategico della tecnologia in classe può migliorare le performance scolastiche degli studenti (fonte: Ministero dell’Istruzione).

In questo contesto, ci sono molteplici implicazioni da considerare. Invito tutti gli educatori a condividere esperienze e strategie, in modo da trovare soluzioni che possano valorizzare l’uso della tecnologia in classe, ottimizzando l’apprendimento e sviluppando relazioni più solide tra studenti e insegnanti. L’educazione non può permettersi di rimanere ancorata a modelli obsoleti; deve aprirsi al futuro.

Questa è una sfida che dobbiamo affrontare insieme, promuovendo un cambiamento culturale che veda nella tecnologia un alleato nella crescita e nell’istruzione. Siamo pronti a confrontarci e a trovare insieme un percorso innovativo e positivo per i nostri studenti.

Michele Vanzulli

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