Pescatori in protesta: nelle isole Eolie i delfini rubano il pescato

Pescatori in protesta: nelle isole Eolie i delfini rubano il pescato

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Protesta dei pescatori delle Eolie contro i delfini. I cetacei rubano il loro pesce, seguono le imbarcazioni e mangiano tutto il pescato. Il Filicudi Wildlife Conservation ha pensato ad una soluzione.

I pescatori delle Eolie avevano promesso una protesta per una situazione diventata insostenibile. Già da tempo avevano chiesto dei provvedimenti per allontanare i delfini affamati, oggi scendono in piazza. Sono in tanti e sono sostenuti dal consorzio dei pescatori delle Eolie Co.ge.pa. Domani mattina si attende una risposta dal comune.

La protesta

I pescatori rischiano di perdere il lavoro. I delfini sono affamati e mangiano sempre il loro pescato, mostrando una preferenza per i totani. I protestanti sottolineano che non hanno nulla contro i delfini, ma chiedono una soluzione tempestiva. Nelle isole Eolie a complicare la situazione non è solo il numero eccessivo di delfini, ma quello ridotto dei totani. Quei pochi esemplari vengono inghiottiti dai cetacei e il mercato della pesca rischia di crollare. Il loro fatturato è infatti sceso del 75% e molti non ricoprono più le spese del carburante. Uno dei manifestanti dice: “I delfini mettono seriamente a rischio le nostre attività economiche mandandoci in rovina”.

Una possibile soluzione

Gli ambientalisti si sono subito fatti avanti proponendo una soluzione indolore per il delfini. La biologa Monica Blasi del Filicudi Wildlife Conservation ha pensato ad un dissimulatore acustico che allontana gli animali. L’apparecchio acustico andrebbe posizionato sulle imbarcazioni e sugli attrezzi delle barche. I delfini così si allontanerebbero dalle postazioni dei pescatori. Il progetto verrà sperimentato per tre mesi a partire dal prossimo maggio.

Lo scioperò coinvolgerà anche le famiglie dei pescatori che vedono nella protesta l’unica via per far sentire la loro situazione drammatica.

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