Precari chiedono giustizia a Leone XIV: ‘La scuola è carità, ma serve equità’

Precari chiedono giustizia a Leone XIV: ‘La scuola è carità, ma serve equità’

Il nostro appello non è solamente un grido di dolore; è anche una richiesta di ascolto e comprensione. Siamo tutti esseri umani, con sogni, passioni e ambizioni. La nostra lotta per la stabilizzazione del nostro stato lavorativo è anche una battaglia per una società più giusta e inclusiva. Rivolgiamo a Sua Santità la preghiera di considerare le nostre storie, che raccontano di impegno, sacrificio e resilienza.

Con la speranza che la nostra causa possa trovare una risonanza, chiediamo umilmente di essere riconosciuti come parte integrante della comunità educante. Solo così possiamo continuare ad andare avanti con la luce della nostra passione e del nostro amore per l’insegnamento.

Ci auguriamo che le istituzioni e coloro che detengono il potere di decisione possano riflettere su quanto sia utile stabilizzare la nostra precarietà. L’educazione è la base per costruire una società migliore e noi, gli insegnanti, vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento positivo.

Che la Provvidenza guidi i nostri passi e benedica le famiglie, le comunità scolastiche e Papa Leone XIV.

Con profondo rispetto,

Il Comitato Precari Uniti per la Scuola

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Fonti Ufficiali: Ministero dell’Istruzione, Rerum Novarum di Papa Leone XIII.

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