Psicologi scolastici insufficienti: stress crescente per docenti e studenti. Allarme salute mentale nelle scuole.
La terza strada è difficile da comprendere per una società iper-specialistica come la nostra: la costruzione di buone relazioni tra esseri umani non può essere materia di specialisti, ma dovrebbe nascere da una propensione educativa che accomuni gli adulti (genitori, insegnanti, personale della scuola, adulti in generale). Una comunità educante, dove adulti e ragazzi si sentono parte di un progetto comune, è un elemento chiave per la crescita e il benessere di tutti.
Questa sorta di “programma massimo” non può essere realizzato dall’oggi al domani, ma dovrebbe, almeno, essere l’orizzonte verso il quale ci si muove collettivamente, nella consapevolezza che la scorciatoia burocratico-formale può dare ben pochi risultati. Un approccio più umano e personalizzato, che metta al centro le relazioni e la comprensione reciproca, può fare la differenza nella vita di molti studenti.
