RAEE in Italia: aumenta la consapevolezza, ma i giovani restano indietro nella conoscenza.

RAEE in Italia: aumenta la consapevolezza, ma i giovani restano indietro nella conoscenza.

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Un recente report dell’Osservatorio RAEE, realizzato da Ipsos per Erion WEEE, rivela un aumento della consapevolezza degli italiani riguardo i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), con il 58% della popolazione che conosce l’acronimo. La comprensione del suo significato ha raggiunto un record del 45%. Positivi i risultati sui comportamenti di smaltimento, con solo il 10% di conferimenti errati. Se il Centro Italia mostra un’ottima crescita, i giovani (18-26 anni) restano indietro, con solo il 40% informato. È fondamentale coinvolgere attivamente questa fascia per garantire una gestione sostenibile dei RAEE.

Aumento della Consapevolezza sui RAEE tra gli Italiani, ma i Giovani Rimangono Indietro

MILANO (ITALPRESS) – La consapevolezza degli italiani riguardo ai Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) continua a crescere, ma ci sono preoccupazioni per le nuove generazioni. Questo è quanto emerso dall’analisi condotta dall’”Osservatorio RAEE”, realizzato da Ipsos per Erion WEEE. Dopo due anni dalla prima rilevazione nel novembre 2022, l’indagine ha rivelato che il 58% della popolazione conosce l’acronimo RAEE, un ritorno ai livelli raggiunti nel marzo 2024 e che il calo registrato nel 2024 è sembrato più un’oscillazione temporanea.

Un dato significativo è l’aumento della comprensione del significato del termine RAEE, che ha raggiunto un nuovo record storico del 45%. Questo indica che le campagne di comunicazione stanno contribuendo a una conoscenza più profonda del tema. Anche le pratiche di smaltimento stanno migliorando: il conferimento errato di RAEE nella plastica o nell’indifferenziata è diminuito al 10%, il livello più basso mai registrato.

Le differenze territoriali mostrano un andamento positivo, con il Centro Italia che ha visto una crescita eccezionale, arrivando al 65% di conoscenza. Anche il Sud continua a progredire, raggiungendo il 55% e riducendo il divario rispetto alle aree più avanzate. Tuttavia, è preoccupante la stagnazione tra i giovani di età compresa tra 18 e 26 anni, dove solo il 40% ha familiarità con il termine RAEE, evidenziando un divario crescente nei comportamenti di smaltimento.

Rimane ancora da migliorare la percezione dei RAEE come risorsa per l’economia circolare, con solo il 47-48% degli italiani che riconosce il potenziale di recupero di materiali. Comportamenti illeciti persistono, come il 26% che si affida a svuota cantine non autorizzati. Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE, sottolinea l’importanza di raggiungere le giovani generazioni, affinché possano partecipare attivamente alla sostenibilità ambientale ed economica.

Progresso e sfide nella consapevolezza sui RAEE in Italia

MILANO (ITALPRESS) – Gli italiani stanno aumentando la loro consapevolezza sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), ma si evidenziano criticità nelle nuove generazioni. Questo è quanto emerge dalla settima edizione dell’”Osservatorio RAEE”, condotta da Ipsos per Erion WEEE, il Consorzio dedicato alla gestione dei RAEE domestici. A due anni dalla prima rilevazione, i dati di luglio 2025 mostrano un aumento significativo della conoscenza dell’acronimo RAEE, che ha raggiunto il 58% della popolazione, tornando ai livelli massimi già registrati nel marzo 2024.

Ulteriore progresso si nota nella comprensione dell’acronimo, che ha toccato un nuovo picco del 45%. Questo indica che le strategie di comunicazione stanno favorendo una consapevolezza più approfondita. Inoltre, i conferimenti scorretti di RAEE nel plastico o nell’indifferenziato sono diminuiti al 10%, il livello più basso mai registrato. Tra le categorie che sollevano ancora confusione ci sono spazzolini elettrici e giocattoli elettrici, seguiti dai smartwatch, dove si registra una percentuale significativa di conferimenti errati.

Dal punto di vista territoriale, il Centro Italia mostra una crescita sorprendente, con una conoscenza del termine RAEE che raggiunge il 65%, risultando la regione più virtuosa. Anche nel Sud si nota un miglioramento, portando la consapevolezza a un massimo storico del 55%. Nonostante questo, i giovani tra i 18 e i 26 anni restano una nota dolente, con una stagnazione della conoscenza al 40% e una comprensione della definizione ferma al 27%. Questo gap è il più ampio mai registrato, evidenziando una necessità di interventi specifici.

La percezione dei RAEE come risorse strategiche per l’economia circolare richiede un ulteriore sviluppo, dato che solo il 47-48% degli italiani riconosce le materie prime recuperabili. A preoccupare è anche il ricorso a operatori non autorizzati, con il 26% dei cittadini che si è avvalso di servizi di svuota cantine non regolamentati. Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE, afferma che i risultati sono incoraggianti, ma sottolinea l’importanza di coinvolgere i giovani per garantire una sostenibilità ambientale, economica e sociale.

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