Ragazzi in trappola: il pericolo della pornografia nell’era digitale.
Per comprendere le differenze tra erotismo e pornografia è utile fare riferimento alle parole di Umberto Galimberti, il quale sottolinea che l’erotismo avviene in un contesto di relazione umana, caratterizzato da attrazione e generosità reciproca. Al contrario, la pornografia riduce il corpo a oggetto di possesso e consumo, svuotando la dimensione relazionale del piacere.
Giovanni Paolo II distingue tra ‘eros’, inteso come desiderio orientato all’unione, e ‘concupiscenza’, che descrive un desiderio puramente possessivo. La pornografia, pertanto, dissolve la possibilità di esperienza relazionale, riducendo l’altro a un mero oggetto di piacere ed allontanando i giovani da una comprensione sana della sessualità.
In ultima analisi, l’educazione sessuale dei giovani deve diventare una priorità collettiva. È il momento di riflettere su come costruire un contesto in cui i ragazzi possano svilupparsi in maniera equilibrata, acquisendo competenze utili per gestire la propria affettività mentre si naviga nel complesso mondo digitale. La responsabilità non ricade solo sulle spalle delle famiglie o delle scuole, ma riguarda l’intera comunità. È fondamentale promuovere una cultura della prevenzione che coinvolga tutti gli attori in gioco: istituzioni, educatori, genitori e ragazzi.
Fonti ufficiali:
– Pellai, A. (2020). Essere genitori nell’era digitale.
– Recalcati, M. (2017). L’ora di lezione.
– Galimberti, U. (2012). La casa di psiche.
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