Restauro delle mangrovie a Douala: una risposta ai pesci in calo e all’innalzamento dei mari.

Restauro delle mangrovie a Douala: una risposta ai pesci in calo e all’innalzamento dei mari.

## La situazione dei pescatori a Douala

A Douala, la maggiore città del Camerun, Henry Belle Ekam, un pescatore di 37 anni, si sente frustrato mentre torna a riva dopo ore spese in mare. Ha catturato solo un piccolo pesce gatto, un chiaro segnale di come le condizioni siano cambiate. “Qualche anno fa, non era necessario andare lontano per ottenere buoni raccolti. Tutto è cambiato”, afferma mentre ripone la rete vuota. Il paesaggio costiero è decisamente mutato e anche le fortune dei pescatori locali ne risentono. Le foreste di mangrovie in ritirata sono una delle principali ragioni di questo declino.


Il progetto CAMERR (Cameroun Mangrove Ecosystem Restoration and Resilience), lanciato nel novembre 2022 da una rete di ONG internazionali e dal governo camerunense, mira a ripristinare 1.000 ettari di mangrovie nell’arco di 30 anni. L’iniziativa pone particolare attenzione all’estuario del fiume Wouri, affacciato su Douala. Il gruppo locale Watershed Task Group (WTG) ha già ripristinato oltre 100 ettari di mangrovie, e in un’ulteriore iniziativa, hanno piantato giovani mangrovie su 3 ettari nella zona di Bojongo.

## L’importanza delle mangrovie

Le foreste di mangrovie hanno un ruolo fondamentale come luoghi di riproduzione per i pesci, afferma il botanico WTG Agwa Wallace. “Le radici intricate forniscono rifugi sicuri per le uova dei pesci e proteggono i giovani esemplari dai predatori.” Questi ecosistemi non solo favoriscono la biodiversità marina, ma agiscono anche come barriere contro le maree forti, che potrebbero spingere uova e larve di pesce in mare aperto. Il Camerun conta circa 220.000 ettari di foreste di mangrovie, ma decenni di deforestazione hanno pesantemente colpito questo ecosistema vitale. Le stime suggeriscono che negli ultimi 40 anni due terzi della superficie delle mangrovie siano andate perdute, con una perdita di circa 3.000 ettari all’anno.

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