Schlein: Il suo nome diviso sul simbolo delle europee, ma liste meravigliose

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La Direzione Nazionale del Partito Democratico a Roma ha approvato delle liste che la segretaria Elly Schlein definisce meravigliose. Queste liste sono aperte a personalità della società civile che, per la loro competenza, riescono a rappresentare le battaglie per l’Europa che il partito vuole sostenere. Allo stesso tempo, queste liste riescono a tenere insieme le migliori energie all’interno del partito. Si tratta di una novità, poiché è la prima volta che le liste vengono fatte con un metodo diverso da quello tradizionale.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Elly Schlein spiega che per mantenere il partito unito si è deciso di coinvolgere anche la minoranza nella scelta delle liste. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ci sono state scene traumatiche o notti dei lunghi coltelli durante il processo decisionale. Le liste sono state infatti approvate all’unanimità, il che evidenzia la coesione presente all’interno del Partito Democratico.

Schlein affronta anche il tema del suo nome che non compare sul simbolo del partito in occasione delle elezioni europee. Lei vede questo aspetto in modo positivo, sottolineando che il Partito Democratico è l’unico partito che discute in maniera trasparente. Non ci sono decisioni prese dietro porte chiuse, ma un dibattito aperto che coinvolge tutti i membri. Schlein stessa ritiene che la scelta di non mettere il suo nome sul simbolo sia stata la più efficace per il bene del partito.

Quando le viene chiesto che tipo di Europa il Pd vuole, Schlein risponde in modo chiaro e determinato. Desidera un’Europa più sociale, che si batta per il salario minimo e contro gli stage gratuiti. Un’Europa della salute, con proposte per la creazione di un centro europeo comune sui vaccini e i farmaci salvavita, al di fuori della logica di mercato e profitto. Schlein vuole anche un’Europa più verde, con maggiori investimenti su questa tematica, poiché l’attuale bilancio europeo risulta essere insufficiente. Una Europa più giusta, basata sui diritti e sulla solidarietà.

Infine, Schlein sottolinea l’importanza di una voce unica per l’Europa in tema di politica estera e di sicurezza. Per lei, l’Europa è un progetto di pace e di difesa comune, ma non si può realizzare con proposte come un commissario senza reali poteri o con un’economia bellica, come proposto da alcuni leader europei. Il suo obiettivo è quello di lavorare per un’Europa coesa, giusta e solidale, che possa rappresentare un faro di speranza per tutti i cittadini europei.

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