Social media vietati ai minori di 16 anni in Australia, in Italia si valuta a 14.
Il dibattito sui social media per i minori in Italia
Recentemente, l’Australia ha adottato una misura significativa: il divieto di accesso ai social media per i minori di 16 anni. Questa decisione ha attirato l’attenzione a livello internazionale, e in Italia spicca una proposta di legge bipartisan che mira a vietare l’accesso ai social fino ai 14 anni. Durante una trasmissione di “Cinque Minuti” su Rai Uno, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato l’importanza di questi provvedimenti per il benessere dei giovani di oggi.
La proposta italiana è frutto di un crescente allarme circa l’uso improprio dei social da parte dei più giovani. Le misure non si limitano solo a restrizioni, ma includono anche iniziative educative. L’assunto è che una limitazione dell’accesso ai social possa promuovere un utilizzo più consapevole delle tecnologie, salvaguardando il benessere psicologico e sociale degli adolescenti.
Valditara ha inoltre menzionato la decisione, entrata in vigore a settembre, di vietare l’uso del cellulare in classe, una scelta che ha ricevuto un’accoglienza insperata da parte degli studenti stessi. Molti ragazzi hanno condiviso feedback positivi, affermando di sentirsi finalmente liberi e concentrati senza la costante distrazione dei dispositivi. Questa esperienza ha avuto un impatto significativo sull’atmosfera scolastica, favorendo un ambiente di apprendimento più proficuo.
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