Standard and Poor’s rivede al ribasso le previsioni sul Pil globale, fissandolo al +2,7% e sull’Italia allo 0,5%

Standard and Poor’s rivede al ribasso le previsioni sul Pil globale, fissandolo al +2,7% e sull’Italia allo 0,5%

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L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha ridotto le stime di crescita del Pil mondiale al +2,7% per il 2025, con un taglio di 0,3 punti percentuali rispetto a previsioni precedenti. Negli Stati Uniti, la crescita è stimata all’1,5% (-0,5%), mentre l’Eurozona registrerà un aumento dello 0,8% (-0,1%) e l’Italia dello 0,5% (-0,1%). Standard & Poor’s segnala che i nuovi dazi dagli Stati Uniti rappresentano un “shock” per l’economia globale, mentre esclude una recessione per gli USA. Inoltre, si considerano potenziali nuove tariffe cinesi su importazioni statunitensi.

Riviste al Ribasso le Stime del Pil Globale da parte di Standard & Poor’s

ROMA (ITALPRESS) – L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha effettuato una revisione al ribasso delle sue stime sul prodotto interno lordo (Pil) mondiale, portandolo a un incremento del 2,7% per il 2025. Rispetto alle previsioni precedenti, questa è una riduzione di 0,3 punti percentuali. In particolare, gli Stati Uniti vedranno un crescita dell’1,5%, con un abbassamento dello 0,5% rispetto al rapporto pubblicato in precedenza.

Nell’Eurozona, le stime di crescita sono fissate allo 0,8%, con un decremento dello 0,1%. Per l’Italia, le previsioni parlano di un aumento dello 0,5%, che rappresenta una diminuzione dello 0,1% rispetto alle proiezioni passate. Il report di oggi sottolinea che l’aumento dei dazi imposto dagli Stati Uniti è considerato uno shock per l’economia globale, sebbene l’entità del suo impatto rimanga da definire. Per quanto riguarda l’economia statunitense, le prospettive di recessione sono state escluse.

Le nuove previsioni di Standard & Poor’s si basano su alcune ipotesi, tra cui l’applicazione di una tariffa “lineare” del 10% a tutti i partner commerciali, come annunciato il 2 aprile. Inoltre, sono previsti dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, nonché sul settore automobilistico.

Infine, vengono valutati possibili dazi del 145% sulle importazioni cinesi e le eventuali contromisure di Pechino, che potrebbero includere tariffe del 125% sui prodotti americani. Intanto, la Cina ha comunicato di stare considerando la proposta degli Stati Uniti di avviare colloqui sui dazi. Il ministero del Commercio cinese ha affermato che l’iniziativa proviene dagli Stati Uniti e che attualmente si sta valutando la questione.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Standard & Poor’s Riduce le Previsioni sul Pil Globale

ROMA (ITALPRESS) – L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha abbassato le proprie stime sul Pil mondiale, portandolo a un incremento del 2,7% per il 2025. Questa revisione comporta una diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto alle previsioni precedenti. In particolare, si stima che il Pil degli Stati Uniti crescerà dell’1,5%, segnando un abbassamento dello 0,5% rispetto al rapporto precedentemente diffuso dall’agenzia.

Per quanto riguarda l’Eurozona, si prevede una crescita dello 0,8%, con una riduzione dello 0,1%. In Italia, il tasso di crescita dovrebbe attestarsi allo 0,5%, che rappresenta un leggero calo dello 0,1% rispetto alle stime passate. Secondo il report pubblicato oggi, l’aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti viene definito come “uno shock” al sistema economico globale, sebbene resti da determinare “in quale misura” influenzerà le economie.

Le proiezioni fornite da Standard & Poor’s sono state elaborate sulla base di ipotesi, come l’eventualità di applicare una tariffa “lineare” del 10% su tutti i partner commerciali, come precedentemente annunciato il 2 aprile. Si considera anche l’impatto di tariffe maggiorate del 25% sulle importazioni di acciaio, alluminio e sul settore automobilistico. Vengono poi analizzate le recenti dichiarazioni della Casa Bianca relative a possibili dazi alla Cina del 145% sulle importazioni, a cui la Cina potrebbe rispondere con dazi del 125% sulle merci statunitensi.

Nel frattempo, la Cina ha comunicato di essere “in fase di valutazione” della proposta americana per tenere colloqui sui dazi. Il ministero del Commercio cinese ha sottolineato che l’offerta è emersa dagli Stati Uniti e che Pechino sta attualmente considerando tale opportunità. Queste dinamiche geopolitiche stanno alimentando ulteriore incertezza nel panorama economico globale.

(ITALPRESS).

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