Stipendi docenti e ATA inferiori: militari guadagnano 1.500 euro in più al mese.
Disparità retributive nel settore scolastico
Il divario tra i compensi dei dipendenti scolastici, tra cui insegnanti e personale Ata, e quelli delle altre categorie del pubblico impiego continua ad allargarsi. Questo è quanto emerge dai dati forniti dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) per l’anno 2024.
Considerando i 3.106.473 lavoratori pubblici a tempo indeterminato, nel 2023, il governo ha speso oltre 132 miliardi di euro per i loro stipendi, generando una retribuzione media di 39.087 euro lordi all’anno per cadauno. Tuttavia, quando si esamina il settore scolastico, le cifre sono significativamente inferiori.
Secondo l’INPS, i dipendenti della scuola, senza contare i precari, ammontano a oltre un milione (1.008.877) e guadagnano in media solo 30.767 euro lordi all’anno. Questo implica una notevole differenza di circa 9.000 euro rispetto alla media del pubblico impiego. In termini di stipendio netto mensile, i docenti e il personale Ata faticano a superare i 1.700 euro.
