Stipendi docenti e ATA inferiori: militari guadagnano 1.500 euro in più al mese.

Disparità retributive nel settore scolastico Il divario tra i compensi dei dipendenti scolastici...

Un confronto significativo: scuola e altri comparti

Il confronto retributivo con gli altri settori è impressionante. Per esempio, i lavoratori della Sanità, circa 717.310, percepiscono in media 44.005 euro lordi, ossia oltre 1.000 euro in più al mese rispetto ai dipendenti della scuola. Analogamente, nel comparto delle Forze Armate, Corpi di polizia e Vigili del Fuoco, che conta 471.453 dipendenti a tempo indeterminato, la media retributiva raggiunge i 48.616 euro lordi. In questo caso, il gap con il personale scolastico sale a ben 18.000 euro annui, equivalenti a circa 1.500 euro lordi in più al mese.

Il divario diventa ancora più evidente quando si considera il compenso dei 120.000 docenti universitari e ricercatori pubblici, che arrivano a 55.000 euro lordi, quasi il doppio rispetto alla media scolastica. Anche i dipendenti delle amministrazioni locali, con una retribuzione media di 32.571 euro lordi, superano i guadagni del personale educativo.

Ma quali sono le cause di questa differenza retributiva così accentuata? Uno dei motivi principali è relativo ai trattamenti accessori, che nella scuola si aggirano attorno a un terzo, se non un quarto, di quanto percepito dagli altri settori pubblici. Inoltre, la privatizzazione del rapporto di lavoro avvenuta con il Decreto Legislativo 29 del 1993 ha notevolmente influito sulle buste paga dei dipendenti scolastici, privandoli di riferimenti legati a leggi più favorevoli.


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