Stop immigrazione negli Usa, il regista Farhadi non sarà agli Oscar

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A fare le spese per lo stop all’immigrazione voluto da Donald Trump, c’è anche il regista iraniano Asghar Farhadi. Il suo film “Il cliente” è candidato all’Oscar per l’opera straniera, ma non potrà recarsi alla cerimonia.

L’Academy award, associazione organizzatrice degli Oscar, protesta contro Trump, dichiarando “particolarmente preoccupante” il pericolo che al regista possa essere vietato presentarsi: “Riteniamo particolarmente preoccupante che Ashgar Farhadi, regista del film premio Oscar “Una separazione”, assieme al cast e i tecnici del film candidato per quest’anno, “Il cliente”, possa vedersi negare l’ingresso nel paese a causa della sua religione o del suo paese d’origine. Il riconoscimento celebra i risultati cinematografici senza guardare a differenze nazionali, etniche o religiose”.

L’altroieri, l’attrice iraniana Taraneh Alidoosti ha annunciato che non parteciperà alla notte degli Oscar per protesta. Il mondo del cinema si oppone sotto un’unica bandiera. La regista di “Selma”, Ava DuVernay, si è schierata anche lei con Farhadi: “Amplifico le parole di uno dei miei cineasti preferiti, amato da troppi per essere bandito dalla Terra della Libertà”. Il regista Michael Moore ha twittato: “Ai nostri vicini musulmani nel mondo: io e dieci milioni di altri siamo molto dispiaciuti. La maggioranza degli americani non ha votato per quest’uomo”.

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