Studio rivela più ‘ritardatari’ che ‘leader’ tra i gestori delle pescherie d’alto mare.
Il documento fa parte di un precedente studio del 2010 pubblicato nella rivista Marine Policy, che accusava le RFMOs di “fallire sulle alte mare”. La nuova analisi include dati provenienti da Sea Around Us, un’iniziativa di ricerca dell’Università della Columbia Britannica, ampliando così il contesto della valutazione.
Carmine ha sottolineato anche che, dato il rapido cambiamento dell’ambiente, è necessario aggiornare i criteri di valutazione. Infatti, la ricerca ha esaminato le RFMOs non su 26 ma su 100 criteri in 10 categorie, come la cattura accessoria, l’inclusione del sapere scientifico, la trasparenza e l’accesso.
Situazione Attuale delle Risorse Ittiche
I risultati mostrano che, in media, il 56% delle risorse ittiche nelle aree di competenza delle RFMOs è sovrasfruttato o collassato a partire dal 2018. Questi dati provengono da definizioni e metriche usate da Sea Around Us, e non dalle informazioni dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite.
In base a questa analisi, non è stata trovata una relazione significativa tra i punteggi di gestione e gli esiti delle risorse ittiche. Una delle motivazioni principali potrebbe essere la lentezza delle RFMOs nel rispondere ai cambiamenti, giungendo spesso a misure efficaci quando ormai i danni sono già irreparabili.
