Tecnologia e progresso: si può davvero ignorare il passato nella formazione scolastica?

Tecnologia e progresso: si può davvero ignorare il passato nella formazione scolastica?

La prospettiva di Erich Fromm sulla società meccanizzata

Già nel 1968, il filosofo e sociologo Erich Fromm intuì l’orientamento della società moderna, scrivendo ne “La rivoluzione della speranza”: «Una società completamente meccanizzata, guidata dai calcolatori, dove l’uomo diventa parte di un grande ingranaggio». Queste parole, profetiche, evidenziano la perdita di controllo dell’individuo sui propri obiettivi e desideri. L’essere umano, ridotto a mero consumatore, è condannato a vivere passivamente.

La riflessione di Fromm ci invita a considerare: se la Scuola diventa un’estensione di questa società meccanizzata, quali valori stiamo trasmettendo alle nuove generazioni? Trascurare l’importanza di aspetti umani come la solidarietà, l’amicizia e il benessere interiore, rischia di svuotare il reale significato dell’educazione.

Il reale progresso non dovrebbe essere definito solo dalla soddisfazione dei bisogni materiali. La vera evoluzione passa attraverso la comprensione delle emozioni e delle esperienze umane, promuovendo un’interazione profonda con se stessi e con gli altri.


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