Tecnologia non fermerà il bracconaggio, ma trasforma il lavoro dei ranger.
Le due piattaforme sono state utilizzate in migliaia di aree protette in oltre 100 paesi da circa un decennio, e recentemente hanno formalizzato una collaborazione per affrontare il crescente problema del bracconaggio e altre attività illegali. L’11 novembre, hanno organizzato una conferenza congiunta sulla tecnologia di conservazione a Hanoi, in Vietnam, a cui hanno partecipato conservazionisti e scienziati di tutto il mondo.
Dalla Yale University, la scienziata della conservazione Meredith Palmer ha commentato l’approccio user-centered nello sviluppo delle tecnologie. “Quasi tutti gli strumenti evidenziati in questo studio sono stati sviluppati con il feedback dei praticanti sul campo, rendendoli molto più utili e accessibili.”
Migliorare la tecnologia di conservazione rappresenta solo una parte di un quadro più ampio. Cronin sottolinea che risorse finanziarie, formazione e facilità di adozione rimangono ostacoli decisivi, specialmente per i conservazionisti nel Sud del mondo. Anche con una tecnologia all’avanguardia a disposizione, le persone continuano a essere al centro della protezione degli ecosistemi a rischio, con i volontari, le pattuglie a piedi e i gestori dei parchi che giocano un ruolo cruciale.
Le tecnologie di conservazione devono essere progettate tenendo conto delle esigenze specifiche degli utilizzatori sul campo, per fornire soluzioni pratiche e accessibili.
Fonti ufficiali:
- Frontiers in Ecology and Evolution
- EarthRanger
- Save the Elephants.
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