Trenta giorni di guerra in Ucraina, l’Ue rafforza il sostegno a Kiev

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GUERRA IN UCRAINA MYKOLAIV PALAZZO DISTRUTTO DAI BOMBARDAMENTI RUSSI
KIEV (UCRAINA) – L’Unione Europea è “al fianco dell’Ucraina e del suo popolo”, continuerà a fornire sostegno al paese e si dice pronta a procedere con ulteriori sanzioni ma con un avvertimento: qualsiasi tentativo di aggirarle o di “aiutare la Russia con altri mezzi deve essere fermato”.

Così, al termine di un’intensa giornata di vertici (Nato, G7 e Ue) il Consiglio europeo ribadisce e rafforza la sua posizione, mentre il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ringrazia lo sforzo europeo anche se a suo parere è arrivato “un pò tardi”.

Intanto il conflitto sul campo è al trentesimo giorno.

“L’Unione europea – si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo – è al fianco dell’Ucraina e del suo popolo e il Consiglio europeo ribadisce la dichiarazione di Versailles, riconoscendo le aspirazioni europee e la scelta europea dell’Ucraina, come indicato nell’accordo di associazione”.

Nel testo viene ribadito “l’invito rivolto alla Commissione a presentare il suo parere” e si evidenzia che “l’Unione europea continuerà a fornire, in modo coordinato, sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario”.

C’è anche l’accordo per lo sviluppo di un “fondo fiduciario di solidarietà per l’Ucraina”, con l’invito ai “partner internazionali a parteciparvi”.

Inoltre, l’Ue è pronta a “procedere rapidamente con ulteriori severe sanzioni coordinate nei confronti della Russia e della Bielorussia” e il Consiglio europeo invita “tutti i paesi ad allinearsi a tali sanzioni”.

“Qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni o di aiutare la Russia con altri mezzi deve essere fermato”, si legge nelle conclusioni.

I leader dell’Ue esortano anche la Russia a “garantire con urgenza un passaggio sicuro ai civili intrappolati in tutte le altre zone di guerra verso una destinazione di loro scelta”, creare corridoi umanitari e “rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi”.

“Il Consiglio europeo – si legge ancora nel testo – esige che la Russia ponga immediatamente fine alla sua aggressione militare nel territorio dell’Ucraina, ritiri immediatamente e senza condizioni tutte le forze e le attrezzature militari dall’intero territorio dell’Ucraina e rispetti pienamente l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale”.

Presente a Bruxelles anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha avuto uno “scambio di opinioni” in merito alla “cooperazione transatlantica” con i leader Ue in Consiglio.

“Ho partecipato – ha scritto Biden in un tweet – a una riunione del Consiglio europeo a Bruxelles.

Ci siamo impegnati a fornire ulteriore assistenza umanitaria a coloro che fuggono dalla violenza in Ucraina e a continuare a imporre costi economici alla Russia per le sue azioni”.

Al Consiglio europeo è intervenuto anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

“Avete applicato sanzioni.

Ne siamo grati, questi sono passi potenti, ma è stato un pò tardi”, ha detto Zelensky.

Per il presidente ucraino, se la decisione fosse arrivata prima “la Russia non sarebbe entrata in guerra”.

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