Turisti a Bergamo: il 43% paga di più per combattere il sovraffollamento.

Turisti a Bergamo: il 43% paga di più per combattere il sovraffollamento.

Il Ritorno dell’Overtourism: Sfide e Soluzioni nel Turismo Estivo OSAKA (GIAPPONE) – Con l’estate...

Il Ritorno dell’Overtourism: Sfide e Soluzioni nel Turismo Estivo

OSAKA (GIAPPONE) – Con l’estate alle porte e il turismo in ripresa, torna al centro del dibattito il fenomeno dell’overtourism. Diverse mete europee hanno recentemente registrato tensioni tra residenti e visitatori, segnalando un fragile equilibrio tra la vivibilità e la sostenibilità delle destinazioni turistiche. Dati ISTAT e Bankitalia rivelano che, nel 2024, l’Italia ha accolto 129,3 milioni di arrivi turistici e registrato 458,4 milioni di presenze, di cui il 55% provenienti dall’estero, con una spesa complessiva di 33,9 miliardi di euro. In Giappone, il Japan National Tourism Organization prevede per lo stesso anno circa 36,9 milioni di turisti stranieri, con una spesa record che supera gli 8.100 miliardi di yen (circa 53 miliardi di dollari).

Sfortunatamente, questi numeri comportano delle criticità: cittadini e visitatori a Venezia, ad esempio, si trovano in un contesto di pressione insostenibile, con 25 milioni di turisti l’anno rispetto a soli 250.000 residenti. In altre città come Firenze, gli arrivi superano i 10 milioni all’anno. La situazione si riflette negativamente sulla qualità della vita, e questo è un tema che preoccupa sempre di più.

Strategie per Un Futuro Sostenibile

Un’indagine condotta da Roberta Garibaldi, docente all’Università degli studi di Bergamo, ha svelato che nel 2024 quasi la metà degli italiani ha avvertito un disagio significativo a causa del sovraffollamento, con un punteggio medio di 6 su 10. Tra le persone di età compresa tra i 35 e 44 anni, la percentuale sale al 54%. I dati regionali mostrano che il disagio è maggiormente avvertito nel Nord Ovest (53,3% di valutazioni tra 7 e 10) e nel Nord Est (49,5%), mentre la situazione appare più equilibrata nel Sud Italia, dove si ferma al 45%.

In questo contesto, emergono orientamenti chiari: oltre il 60% degli italiani ritiene che lo sviluppo del turismo rurale rappresenti un mezzo efficace per ridistribuire i flussi turistici, mentre il 43% è disposto a pagare di più per esperienze turistiche sostenibili e meno affollate. Roberta Garibaldi sostiene: "L’overtourism non può essere lasciato a una gestione spontanea: è necessaria una strategia integrata che coinvolga la comunità locale e punti su modelli turistici autentici e sostenibili."

La conferenza “Rural Tourism as a Response to Overtourism: A Comparative Perspective”, promossa dall’Università di Bergamo durante l’Expo di Osaka, ha riunito esperti, amministratori pubblici e operatori del settore per discutere soluzioni innovative. L’incontro ha visto la partecipazione di importanti figure accademiche come Elisabetta Bani e Flaminia Nicora, insieme a rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni partecipanti, come Toscana Promozione Turistica e l’Associazione Italiana Turismo Responsabile.

Durante la conferenza, sono stati presentati dati comparativi sui flussi turistici in Italia e Giappone e si è discusso di come gestire gli incrementi attesi nei prossimi anni. È stato chiarito che le politiche devono mirare a promuovere esperienze turistiche che creino un impatto positivo sia per i visitatori che per i residenti.

Per affrontare il problema del sovraffollamento, il workshop ha messo in luce come il turismo rurale e gastronomico possa sostenere le economiche locali, incentivando modelli di turismo più lenti e consapevoli. Durante la discussione, è emerso che il patrimonio agroalimentare e le tradizioni locali possono fungere da catalizzatori efficaci per la rigenerazione delle comunità.

Un video della conferenza è disponibile qui.

In un’epoca di flussi turistici crescenti, tutte le parti interessate devono collaborare. Le best practices discusse durante l’evento hanno dimostrato come il cibo, la cultura agricola e l’accoglienza autentica possano attrarre viaggiatori attenti alla sostenibilità, promuovendo un equilibrio dei flussi turistici che benefici le comunità locali.

In sintesi, la conferenza di Expo Osaka ha dato vita a una roadmap condivisa tra Italia e Giappone, volta a politiche turistiche più bilanciate e rispettose delle comunità locali. È fondamentale continuare a rafforzare la collaborazione tra i due paesi, per condividere dati, competenze e progetti che possano affrontare in modo coordinato le sfide del turismo contemporaneo e costruire un futuro inclusivo e sostenibile.

Per maggiori informazioni utili, si possono consultare le fonti ufficiali delle istituzioni coinvolte.

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