Valditara: il cellulare in classe limita fantasia e concentrazione, non è il futuro.

Valditara: il cellulare in classe limita fantasia e concentrazione, non è il futuro.

Le opinioni degli esperti sull’uso del cellulare a scuola

Sulle misure introdotte, è interessante notare l’opinione di Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, che ha condiviso la sua interpretazione riguardo all’implementazione del divieto. Nel corso di un’intervista con l’Adnkronos, Giannelli ha sottolineato che le discussioni sul ritiro dei cellulari all’ingresso delle scuole possono risultare irrealistiche, in quanto molte istituzioni scolastiche non dispongono delle risorse necessarie per effettuare controlli di questo tipo.

Secondo Giannelli, ciò che accadrà sarà semplicemente una ripetizione di misure già in atto in molte scuole. L’idea è di vietare l’uso del cellulare in aula senza implementare procedure complesse che potrebbero non essere praticabili. Il richiamo all’attenzione è sul fatto che i dispositivi mobili distraggono gli studenti, interferendo così con la loro capacità di apprendere.

Il presidente dell’Anp ha anche commentato le polemiche relative all’uso dello smartphone a fini didattici, affermando che in pratica, nessuno lo utilizza realmente per scopi educativi. Durante il periodo di lockdown, gli smartphone avevano svolto un ruolo utile, ma successivamente, con i fondi ricevuti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), le scuole si sono dotate di attrezzature tecnologiche adeguate, come notebook e tablet, sufficienti per supportare l’insegnamento.


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