Varda dimostra l’efficacia della produzione spaziale e punta a renderla comune.
Innovazione e Produzione in Microgravità
L’azienda riporta i suoi farmaci sulla Terra all’interno della capsula W-1, una piccola navetta con un diametro di circa 90 centimetri, alta 74 centimetri e pesa meno di 90 chilogrammi, ovvero all’incirca le dimensioni di un grande secchio della spazzatura. Queste capsule vengono lanciate su base ad hoc a bordo delle missioni di rideshare di SpaceX, ospitate da un bus spaziale di Rocket Lab che fornisce energia, comunicazioni, propulsione e controllo durante il volo.
Perché produrre cristalli nello spazio? In microgravità, le forze che di solito interferiscono con la formazione dei cristalli sulla Terra, come la sedimentazione e la gravità, praticamente scompaiono. Varda afferma che questo consente un controllo molto più preciso sulla cristallizzazione, permettendo di creare cristalli di dimensioni uniformi o addirittura polimorfi innovativi (diverse disposizioni strutturali della stessa molecola). Questi miglioramenti possono portare a benefici reali: maggiore stabilità, purezza e durata dei farmaci.
Il processo non è rapido. La produzione farmaceutica può richiedere settimane o mesi in orbita. Ma una volta completata, la capsula si stacca dal bus spaziale e si tuffa nell’atmosfera terrestre a oltre 30.000 chilometri orari, arrivando a velocità superiori a Mach 25. Un scudo termico realizzato con materiale ablativo sviluppato dalla NASA protegge il carico all’interno, mentre un paracadute garantisce un atterraggio morbido.
