Burocrazia e salute: docente malato trasferito d’ufficio nonostante possibilità di rimanere
Riceviamo e pubblichiamo il racconto di un evento realmente verificatosi in un istituto scolastico, condiviso da un lettore che desidera restare anonimo.
La pressione delle iscrizioni nella scuola pubblica
Negli ultimi anni, il sistema scolastico pubblico è sempre più influenzato dalla crescente pressione determinata dal numero delle iscrizioni. Questo fenomeno, infatti, può comportare chiusure o aggregazioni di classi e plessi. In questo scenario preoccupante emerge una storia che evidenzia il conflitto tra le necessità organizzative delle scuole e i diritti fondamentali dei lavoratori.
Una docente di ruolo in un istituto comprensivo della provincia di Bari si trova ad affrontare una situazione difficile. Questa insegnante, affetta da una rara forma genetica di distrofia muscolare, presenta significative limitazioni alla mobilità. La sua condizione rende impossibili spostamenti prolungati e richiede cure fisioterapiche regolari per mantenere la salute.
Fino allo scorso anno, la docente insegnava in un plesso scolastico relativamente vicino alla propria abitazione, facilitando gli spostamenti e permettendole di gestire meglio le sue necessità di salute. Tuttavia, per l’anno scolastico 2025/2026, la dirigente scolastica ha deciso un trasferimento d’ufficio in un’altra sede, situata in una zona della città molto più distante. Questo cambiamento ha comportato spostamenti più lunghi e un orario di lavoro ampliato nel pomeriggio, complicando ulteriormente la situazione per la docente.
Richiesta di un accomodamento ragionevole
In base alla Legge 104/92, la docente ha formalmente richiesto un “accomodamento ragionevole”, una recente novità normativa che impone ai datori di lavoro di adottare misure specifiche per consentire ai lavoratori con problemi di salute di svolgere le proprie mansioni senza difficoltà e senza creare oneri eccessivi per l’ente.
Con il supporto e la solidarietà di alcune colleghe, era stata proposta una soluzione semplice ed economica: uno scambio di sede con un’altra insegnante che si trovava in una situazione analoga. Tale proposta avrebbe rispettato le necessità di entrambe e non avrebbe creato problematiche organizzative. Mariangela, l’altra docente coinvolta, era favorevole allo scambio, ma la dirigente ha rifiutato di prenderla in considerazione.
