Educazione sessuale: una materia fondamentale con insegnanti preparati per il benessere giovanile.
Il dibattito sull’educazione sessuale nelle scuole continua a suscitare discussioni vivaci. Recentemente, il noto psicoanalista Massimo Recalcati ha condiviso le sue riserve sull’introduzione di un insegnamento formale sull’affettività e la sessualità in un articolo su La Repubblica.
La Sessualità: Un Mistero da Esplorare
Recalcati afferma che oggi, mentre un tempo il problema era l’interdizione della sessualità, adesso ci troviamo di fronte a un rischio di “oscurantismo” diverso. Secondo lui, c’è la tentazione di ridurre la sessualità a un fenomeno da studiare in modo rigidamente classificato. Questo approccio, sostiene, non fa altro che colonizzare il mistero della sessualità, imponendo categorie rigide e limitate.
“L’educazione affettivo-sessuale non può essere considerata come una materia scolastica”, scrive. Potrebbe sembrare una contraddizione, ma l’autore sottolinea come la sessualità non possa essere assimilata a un sapere tecnico, come la matematica o la grammatica. In questo contesto, Recalcati ci invita a riflettere su chi dovrebbe insegnare qualcosa di così intimo e complesso. Un biologo, uno psicologo o un insegnante di scienze naturali?
Pertanto, il vero obiettivo dell’educazione sessuale dovrebbe essere quello di affrontare la questione attraverso un’educazione alla libertà e al rispetto delle differenze. Ogni educatore, in modo subliminale, contribuisce già a formare gli studenti in tal senso. Questo, secondo Recalcati, richiede un approccio integrato alla vita scolastica, piuttosto che una mera materia a parte.
