A settembre prestiti a imprese e famiglie crescono, mutui con tassi in calo al 3,25%
A settembre 2025 i tassi medi dei finanziamenti bancari sono ulteriormente scesi, con il tasso sulle nuove operazioni per imprese al 3,33% e per l’acquisto di abitazioni al 3,25%, mentre il tasso medio complessivo sui prestiti si mantiene al 3,92%. L’ammontare dei prestiti a famiglie e imprese è cresciuto dell’1,8% su base annua, con incrementi continui da diversi mesi. I crediti deteriorati netti hanno continuato a diminuire, attestandosi a 29,3 miliardi di euro ad agosto 2025, con un’incidenza pari all’1,41% dei crediti totali, ben al di sotto dei valori registrati negli anni precedenti.
Andamento dei tassi di interesse e dell’erogazione dei prestiti in Italia nel 2025
Nel settembre 2025 si è registrata una diminuzione del tasso medio applicato alle nuove operazioni di finanziamento alle imprese, sceso al 3,33% rispetto al 3,38% del mese precedente e in netto calo rispetto al 5,45% di dicembre 2023. Anche per le nuove operazioni destinate all’acquisto di abitazioni si è osservata una riduzione, con un tasso medio passato dal 3,28% di agosto 2025 al 3,25% nel mese di riferimento, a fronte del 4,42% rilevato a fine 2023. Il tasso medio complessivo sui prestiti in essere, ossia quelli sottoscritti negli anni precedenti, è rimasto stabile al 3,92%, valore sostanzialmente invariato rispetto al mese precedente. Questi dati sono stati diffusi dall’ABI nel rapporto mensile di ottobre.
Parallelamente, si è assistito a una crescita dell’ammontare complessivo dei prestiti concessi a imprese e famiglie, con un incremento dell’1,8% rispetto all’anno precedente, evidenziando un’accelerazione rispetto al +1,6% del mese di agosto. Nel mese di riferimento, i prestiti alle famiglie hanno mostrato un aumento del 2,0%, mentre quelli destinati alle imprese sono cresciuti dell’1,2%. Per le famiglie si tratta del nono mese consecutivo di crescita, mentre per le imprese è il terzo mese consecutivo in cui si registra un incremento del finanziamento.
Sul fronte dei crediti deteriorati netti, dati ad agosto 2025 indicano una riduzione a 29,3 miliardi di euro, in calo rispetto ai 30,2 miliardi di marzo 2025 e ai 31,3 miliardi di dicembre 2024. Questi valori sono molto lontani dai livelli massimi raggiunti nel 2015, quando i crediti deteriorati netti avevano toccato quota 196,3 miliardi, segnando una diminuzione complessiva di circa 167 miliardi in sette anni. Allo stesso tempo, la percentuale di questi crediti sul totale dei crediti concessi è scesa all’1,41%, rispetto all’1,48% di marzo 2025, all’1,51% di fine 2024 e al 9,8% registrato nel 2015, confermando una netta tendenza alla riduzione delle sofferenze bancarie.
Risulta quindi evidente un quadro in cui si registra un calo dei tassi applicati alle nuove operazioni di credito e una crescita costante dell’erogazione dei prestiti a famiglie e imprese, unitamente a una significativa diminuzione dei crediti deteriorati, segnando un miglioramento complessivo della situazione creditizia nel paese.
Andamento dei tassi di interesse e dei finanziamenti a imprese e famiglie nel 2025
Nel mese di settembre 2025 si è registrata una diminuzione dei tassi medi di interesse applicati alle nuove operazioni di finanziamento. In particolare, il tasso medio sulle nuove erogazioni destinate alle imprese è sceso al 3,33%, rispetto al 3,38% del mese precedente e al 5,45% di dicembre 2023. Anche per i mutui per l’acquisto di abitazioni si è osservata una lieve riduzione, con un tasso medio che si attesta al 3,25%, leggermente inferiore al 3,28% di agosto e in netto calo rispetto al 4,42% di fine 2023. Complessivamente, il tasso medio riguardante il totale dei prestiti, ossia inclusi quelli già in essere, è rimasto stabile al 3,92%, confermando i livelli del periodo immediatamente precedente. Questi dati sono stati resi noti dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi) nel suo rapporto mensile di ottobre.
L’analisi sull’ammontare complessivo dei prestiti mostra una crescita dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrando un’accelerazione rispetto al +1,6% di agosto 2025. Le famiglie hanno mantenuto una dinamica positiva con un aumento del 2,0% dei prestiti nel mese di agosto, mentre le imprese hanno registrato una crescita dell’1,2% nello stesso periodo. È importante sottolineare che per le famiglie questa tendenza al rialzo si protrae da nove mesi consecutivi, mentre per le imprese si tratta del terzo mese consecutivo con un incremento nei finanziamenti concessi.
Per quanto concerne la qualità del credito, ad agosto 2025 si è rilevata una riduzione dei crediti deteriorati netti, scesi a 29,3 miliardi di euro rispetto ai 30,2 miliardi di marzo 2025 e ai 31,3 miliardi di dicembre 2024. Si tratta di un valore significativamente inferiore rispetto al picco massimo di 196,3 miliardi raggiunto nel 2015, con un calo complessivo di circa 167 miliardi. A livello relativo, la quota dei crediti deteriorati netti sul totale dei crediti è scesa all’1,41% ad agosto, rispetto all’1,48% di marzo e all’1,51% di fine 2024, evidenziando un miglioramento continuo che si confronta positivamente con il tasso del 9,8% registrato nel 2015.
Questi dati confermano come il mercato del credito stia attraversando una fase di rafforzamento, sia sotto il profilo dei tassi di interesse applicati sia riguardo alla qualità degli impieghi verso famiglie e imprese. La riduzione progressiva dei crediti deteriorati e il costante aumento dei finanziamenti sono segnali favorevoli per l’economia italiana, che beneficia di condizioni finanziarie più vantaggiose e di un sistema bancario più robusto.
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