Ad agosto, produzione industriale in calo del 2,4% secondo Istat

Ad agosto, produzione industriale in calo del 2,4% secondo Istat

Ad agosto, produzione industriale in calo del 2,4% secondo Istat

Ad agosto 2025 la produzione industriale in Italia registra un calo del 2,4% rispetto al mese precedente, con una diminuzione dello 0,6% nella media estiva rispetto ai tre mesi precedenti, secondo l’Istat. Tutti i settori mostrano riduzioni congiunturali, in particolare energia (-0,6%), beni di consumo e intermedi (-1,2%) e beni strumentali (-2,2%). Rispetto ad agosto 2024, si evidenzia un calo tendenziale del 2,7%, influenzato anche dai giorni lavorativi. Crescono i beni strumentali (+0,7%) e intermedi (+0,2%), mentre l’energia registra un forte calo (-8,6%). I settori farmaceutico, trasporti e petrolifero mostrano incrementi significativi.

Andamento della Produzione Industriale in Italia ad Agosto 2025

Secondo i dati diffusi dall’Istat, ad agosto 2025 l’indice destagionalizzato della produzione industriale ha registrato una contrazione del 2,4% rispetto al mese precedente, luglio. Inoltre, analizzando il trimestre giugno-agosto, si osserva una diminuzione dello 0,6% nel livello produttivo rispetto ai tre mesi precedenti. Questo andamento evidenzia una fase di rallentamento della produzione nel settore industriale nazionale.

L’analisi più dettagliata per comparti mostra che tutte le categorie principali hanno segnato cali su base mensile: il settore dell’energia ha registrato una riduzione dello 0,6%, mentre i beni di consumo e i beni intermedi hanno avuto entrambi una flessione dell’1,2%. I beni strumentali presentano una diminuzione ancora più marcata, pari al 2,2%. Considerando gli effetti del calendario, il dato generale corretto mostra ad agosto 2025 un calo tendenziale del 2,7%, dovuto anche al fatto che quest’anno i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di agosto 2024.

Nonostante il quadro complessivamente negativo, alcuni settori hanno mostrato segnali positivi nel periodo considerato. I beni strumentali sono aumentati dello 0,7%, così come i beni intermedi, che sono cresciuti dello 0,2%. Al contrario, i beni di consumo hanno subito una contrazione più significativa, pari al 2,3%, mentre il settore dell’energia ha registrato una flessione consistente dell’8,6%. Tra i comparti con la crescita tendenziale più forte spiccano la produzione di farmaci e preparati farmaceutici, con un aumento del 16,1%, la fabbricazione di mezzi di trasporto (+9,9%) e quella di coke e prodotti petroliferi raffinati (+7,1%).

Sul fronte delle riduzioni più marcate, emerge in modo particolare la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria, con un calo tendenziale del 13,5%. Questo dato contribuisce a delineare un quadro di difficoltà per il settore energetico, che risente maggiormente delle dinamiche in atto. L’andamento complessivo della produzione industriale evidenzia quindi tensioni e segnali divergenti tra i vari comparti, con alcuni che riescono a crescere mentre altri subiscono cali significativi.

Produzione Industriale ad Agosto 2025: Calo Generalizzato e Performance Settoriali Differenziate

Secondo i dati comunicati dall’Istat, nel mese di agosto 2025 si registra un calo significativo della produzione industriale in Italia, con una diminuzione destagionalizzata pari al 2,4% rispetto al mese precedente, luglio. Considerando la media del trimestre estivo giugno-agosto, il livello di produzione evidenzia una contrazione dello 0,6% rispetto ai tre mesi immediatamente precedenti, confermando una tendenza negativa nel comparto industriale nazionale.

L’analisi mensile destagionalizzata rivela che tutti i settori principali mostrano una riduzione congiunturale: il comparto dell’energia segna un calo dello 0,6%, mentre sia i beni di consumo sia i beni intermedi riportano un decremento dell’1,2%. Ancora più marcata è la contrazione riscontrata nei beni strumentali, che scendono del 2,2%. Correggendo per gli effetti di calendario, l’indice generale a livello tendenziale presenta una diminuzione del 2,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, aggravata anche dalla presenza di un giorno lavorativo in meno ad agosto 2025 (20 giorni) rispetto ad agosto 2024 (21 giorni).

Analizzando più nel dettaglio le performance per tipologia di prodotto, si osservano crescite positive nei beni strumentali con un incremento dello 0,7% e nei beni intermedi con un leggero aumento dello 0,2%. Al contrario, i beni di consumo subiscono una riduzione del 2,3%, mentre il settore energetico segna un calo particolarmente accentuato dell’8,6%. Tra i settori economici che mostrano le migliori performance tendenziali spiccano la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici, con un balzo del 16,1%, seguita dalla fabbricazione di mezzi di trasporto (+9,9%) e dalla produzione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+7,1%).

L’andamento più negativo viene rilevato nel settore delle forniture di energia elettrica, gas, vapore ed aria, che evidenzia una perdita del 13,5%. Questa flessione rappresenta uno degli elementi più critici nel panorama industriale del mese, riflettendo dinamiche congiunturali complesse che influenzano in modo significativo l’intero comparto energetico nazionale.

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