Anief: Riforma docenti bloccata? Servono figure intermedie, altrimenti decide il Ministro.
Middle Management Scolastico: Anief insiste per il Riconoscimento Economico e di Carriera
Il tema del riconoscimento giuridico dei collaboratori dei dirigenti scolastici, spesso indicato come middle management, continua a suscitare ampio dibattito nel mondo dell’istruzione. La questione potrebbe presto approdare al tavolo delle trattative tra i sindacati rappresentativi e la parte pubblica all’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni). In vista della ripresa della negoziazione del contratto collettivo di lavoro 2022/24, prevista per il 4 settembre, diverse voci si sono levate per esprimere pareri e posizioni in merito.
Tra le organizzazioni sindacali più attive nel sostenere il riconoscimento del lavoro svolto dalle figure di sistema, attraverso l’introduzione di incentivi economici e di progressioni di carriera, spicca Anief (Associazione professionale e sindacale). ‘La Tecnica della Scuola’ ha raccolto il parere di Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, per approfondire le ragioni di questa insistenza e le possibili evoluzioni della trattativa.
Le Ragioni dell’Insistenza di Anief
“Presidente, c’è chi ritiene che il middle management non possa essere riconosciuto in questo contratto: perché Anief insiste?”, è stata la domanda posta a Marcello Pacifico.
La risposta del presidente Anief è stata netta: “Perché stiamo parlando di 100mila docenti che collaborano con il dirigente scolastico e di 8mila Dsga (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi), cosiddetti di ‘elevate qualificazioni’, che vorrebbero giustamente riconosciuta la dirigenza amministrativa: il loro operato per le scuole è fuori discussione. Noi abbiamo sempre invitato il Governo ad individuare criteri, ruoli, selezioni e conseguentemente predisporre specifiche risorse nell’Atto di indirizzo. E questo nonostante la diffidenza, se non l’aperta ostilità, di diverse sigle sindacali.”
Pacifico ha sottolineato l’importanza di valorizzare il contributo fondamentale di queste figure, che svolgono un ruolo cruciale nel funzionamento delle istituzioni scolastiche. L’invito al Governo è quello di definire criteri chiari e di stanziare risorse adeguate per riconoscere il loro impegno.
