Arrestata in Turchia direttrice Amnesty International: dure reazioni

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È stata arrestata in Turchia Idil Eser, direttrice di Amnesty International insieme a lei ad altri militanti per i diritti dell’uomo. è avvenuto su un’isola al largo di Istanbul.

Arrestata con altri 7 collaboratori durante un meeting di formazione sulla sicurezza informatica in corso a Buyukada, ha precisato l’ong, che chiede il rilascio immediato dei suoi membri.

Liberare tutti senza condizioni

“Siamo profondamente infastiditi e furiosi che alcuni fra i più noti difensori dei diritti dell’Uomo in Turchia, fra i quali la direttrice di Amnesty International nel Paese, abbiano potuto essere arrestati”, ha detto Salil Shetty, segretario generale di Amnesty, in un comunicato. “Devono essere liberati immediatamente e senza condizioni”, ha insistito.

Gli arresti sono avvenuti senza che siano stati resi noti i loro capi di accusa a meno di un mese dopo il fermo del presidente di Amnesty in Turchia, Taner Kilic, che si trova ancora agli arresti, sulla base di “accuse senza alcun fondamento” legate al fallito colpo di stato dello scorso 15 luglio, secondo Amnesty.

La reazione dell’Europa

L’Europarlamento per tutta risposta ha approvato una risoluzione in cui chiede di «sospendere i negoziati di adesione con la Turchia se il pacchetto di riforme costituzionali sarà attuato senza modifiche». Hanno votato a favore 477 europarlamentari, 64 i contrari e 97 gli astenuti. Nel testo si stigmatizza la marcia indietro della Turchia su stato di diritto e libertà di stampa e la risposta eccessiva del governo al tentato golpe.

I deputati condannano in particolare il sostegno a favore della reintroduzione della pena di morte che metterebbe in discussione l’appartenenza della Turchia al Consiglio d’Europa e condurrebbe a una cessazione immediata dei colloqui di adesione all’Ue.

 

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