Assassinata attivista in Brasile: manifestazioni in tutto il paese

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Assassinata attivista in Brasile. È stata barbaramente uccisa la nota militante dei diritti umani Marielle Franco, nella serata del 14 marzo, a Rio De Janeiro, mentre si trovava a bordo di un’auto, insieme ad altre due persone. I proiettili hanno raggiunto la donna alla testa, ferendola mortalmente, uccidendo anche l’autista e ferendo l’assistente della Franco.

Si è trattato di una vera e propria esecuzione, eseguita nel cuore della città. Infatti secondo il racconto di un testimone, sembrerebbe che l’auto su cui era salita l’attivista, dopo un evento in cui aveva difeso i diritti delle donne afrobrasiliane, sia stata seguita dai presunti sicari a bordo di un’altra macchina, per diversi chilometri, attendendo il momento giusto per sferrare almeno 9 proiettili destinati tutti alla donna.

La notizia ha fatto subito il giro della città , provocando reazioni di rabbia e sgomento. Marielle Franco era molto nota e amata per le sue battaglie civili nel suo paese: 38 anni, laureata in sociologia, era stata eletta consigliera di Rio De Janeiro con l’appoggio del partito di sinistra Socialismo e Libertà nel 2016, si autodefiniva “nera, lesbica, attivista politica, madre a 19 anni e femminista”.

Assassinata attivista in Brasile: batteva contro gli abusi della polizia

Da anni lottava a favore dei diritti delle donne, tanto da diventare presidente della Commissione per la difesa delle donne. Paladina dei diritti umani, si batteva contro gli abusi della polizia, e l’ultima sua accusa risale proprio a quattro giorni prima della sua morte,denunciando la morte immotivata di due giovani alla periferia nord di Rio, per mano della polizia. La sua uccisione ha sconvolto sia il mondo politico che civile mondiale, molti i messaggi di cordoglio di vari attivisti, sociologi, giornalisti e reporter.

La morte di Marielle ha toccato nel profondo i suoi concittadini, tanto da mobilitare tutto il Brasile, organizzando manifestazioni in suo onore e ricordo in ben undici città a cui hanno preso parte migliaia di persone.

La sua bara ha attraversato le strade di Rio giovedì 15 marzo ed è stata accolta da una folla di persone. Molte donne hanno posto fuori dal consiglio comunale di Rio e dell’Assemblea legislativa dei manifesti che raffiguravano il volto della donna,gettandovi poi dell’inchiostro rosso come fosse sangue.

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