Assunzione docenti: il concorso non garantisce più il ruolo. Nuove sfide all’orizzonte.
Un altro elemento critico riguarda i vincitori del concorso PNRR2, spesso inseriti anche nelle integrazioni del 30% di PNRR1. Questi docenti, dopo aver accettato il ruolo derivante dal PNRR2, non vengono depennati dalle graduatorie PNRR1, bloccando di fatto ogni ulteriore scorrimento e impedendo ad altri idonei di accedere ai posti disponibili.
La stima è allarmante: almeno il 30-40% dei candidati inseriti nell’integrazione PNRR1 sarebbe già vincitore di PNRR2, rendendo inaccessibili una parte significativa dei posti riservati agli idonei. Una situazione che genera frustrazione e rabbia, alimentando il senso di ingiustizia.
Il Punteggio Minimo Discriminatorio e l’Esempio della Lombardia
La lettera aperta dei docenti idonei PNRR pone l’accento anche su un altro aspetto controverso: il punteggio minimo richiesto alla prova scritta del PNRR2. Questo criterio, definito “discriminatorio e inefficace”, varia in modo arbitrario tra regioni e classi di concorso, creando disparità incomprensibili e penalizzando ingiustamente molti candidati.
L’esempio della scuola primaria in Lombardia è emblematico: a fronte di 2.661 posti disponibili, sono stati individuati solo 945 vincitori e 283 idonei, con almeno 1.200 assunzioni in meno rispetto alle aspettative. Un vuoto che rischia di compromettere la qualità dell’offerta formativa e di penalizzare gli studenti.
