Aumento prestiti bancari: +0,5% a marzo rispetto all’anno precedente.

A marzo, i prestiti al settore privato in Italia hanno mostrato un incremento dello 0,5% rispetto all’anno precedente, con un aumento dell’1,1% per le famiglie e una diminuzione dell’1,1% per le società non finanziarie. I depositi privati sono aumentati dell’1,7%, mentre la raccolta obbligazionaria è cresciuta del 3,3%. I tassi di interesse sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si sono attestati al 3,54%, mentre per il credito al consumo si sono collocati al 10,29%. Infine, i tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati del 3,92%.
Analisi del Mercato Finanziario Italiano a Marzo
ROMA (ITALPRESS) – Nel mese di marzo, i prestiti al settore privato hanno registrato un incremento dello 0,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, un accelerazione rispetto al tasso nullo osservato nel mese scorso. Le famiglie hanno beneficiato di un aumento dell’1,1% nei prestiti, in crescita rispetto allo 0,7% di febbraio. Al contrario, i prestiti alle società non finanziarie hanno subito una diminuzione dell’1,1%, un calo più marcato rispetto al -2,1% del mese precedente, secondo quanto comunicato dalla Banca d’Italia.
I depositi nel settore privato hanno mostrato un progresso pari all’1,7%, in aumento rispetto all’1,4% registrato a febbraio. La raccolta obbligazionaria ha evidenziato una crescita del 3,3%, sebbene in decelerazione rispetto al 6,4% del mese precedente. Nello stesso mese, i tassi di interesse per i prestiti alle famiglie finalizzati all’acquisto di abitazioni, compresi i costi aggiuntivi (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG), si sono assestati al 3,54%, leggermente in calo dal 3,58% di febbraio.
Per quanto riguarda il finanziamento al consumo, il TAEG sulle nuove erogazioni ha raggiunto il 10,29%, rispetto al 10,46% del mese scorso. Parallelamente, i tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie si sono attestati al 3,92%, un valore in diminuzione rispetto al 3,99% di febbraio. Gli importi inferiori a un milione di euro hanno visto tassi al 4,48%, mentre per somme superiori i tassi sono stati fissati al 3,63%.
Infine, i tassi passivi sugli depositi si sono mantenuti allo 0,79%, con un lieve calo rispetto allo 0,82% del mese precedente. Questi dati evidenziano le sfide e le dinamiche del mercato finanziario italiano in un contesto segnato dall’aumento del costo della vita e dell’inflazione.
Analisi Economica di Milano: Prestiti, Depositi e Tassi di Interesse
A marzo, si è registrato un incremento dello 0,5 per cento nei prestiti al settore privato rispetto allo scorso anno, segnando un cambiamento rispetto al tasso nullo del mese precedente. Le famiglie hanno visto un aumento dell’1,1 per cento nei prestiti, un miglioramento rispetto all’0,7 per cento di febbraio. Al contrario, le società non finanziarie hanno subito una contrazione dell’1,1 per cento, evidenziando una flessione rispetto al -2,1 per cento del mese precedente. Questi dati sono stati comunicati dalla Banca d’Italia, che evidenzia le dinamiche attuali del credito.
In termini di depositi, il settore privato ha registrato un aumento dell’1,7 per cento, rispetto all’1,4 per cento di febbraio. La raccolta obbligazionaria ha mostrato un incremento del 3,3 per cento, in calo rispetto al 6,4 per cento del mese scorso. Per quanto riguarda i tassi di interesse sui prestiti per l’acquisto di abitazioni, il TAEG si è stabilito al 3,54 per cento, leggermente in diminuzione rispetto al 3,58 per cento di febbraio. Inoltre, il 7,4 per cento di questi prestiti ha avuto un periodo iniziale di determinazione del tasso fino a un anno.
Relativamente ai prestiti destinati alle società non finanziarie, i tassi di interesse hanno raggiunto il 3,92 per cento, con prestiti di importo fino a 1 milione di euro fissati al 4,48 per cento. Per prestiti di importo superiore, il tasso è sceso al 3,63 per cento. A livello generale, i tassi passivi sui depositi hanno toccato lo 0,79 per cento, evidenziando un leggero calo rispetto allo 0,82 per cento del mese precedente.
L’analisi dei dati finanziari mostra una situazione di transizione nel mercato del credito, con segnali di stabilizzazione in alcune aree mentre in altre permangono sfide significative per le aziende. Questi fattori economici saranno determinanti per orientare le scelte future di famiglie e imprese nel contesto attuale.
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