Come riconoscere l’overpronazione: guida rapida per autodiagnosi e trattamento efficace

Come riconoscere l’overpronazione: guida rapida per autodiagnosi e trattamento efficace

Diagnosi professionale e trattamenti disponibili


La diagnosi di overpronazione viene generalmente effettuata da specialisti del piede tramite esami strumentali e valutazioni cliniche approfondite. Le radiografie delle ossa possono evidenziare eventuali disallineamenti articolari, ma non permettono di valutare tendini e legamenti responsabili della stabilità dell’arco plantare.

I podologi spesso eseguono un’analisi del passo computerizzata tramite una pedana sensibile, collegata a un sistema informatico che registra la distribuzione del peso e la dinamica del piede durante la camminata. Strumenti avanzati come la termografia possono rivelare aree di stress e sovraccarico biomeccanico.

In caso di gravidanza, l’azione degli ormoni può rilassare temporaneamente i legamenti, causando una condizione simile all’overpronazione che può persistere anche dopo il parto; è importante valutare l’evoluzione nel tempo.

Possibili cure e approcci terapeutici efficaci


Il trattamento dell’overpronazione si divide in due categorie principali:

  • Correzione non chirurgica: l’uso di plantari ortopedici personalizzati rappresenta la prima linea di intervento. Questi supporti sono progettati per rinforzare l’arco plantare e stabilizzare il tallone per prevenire il movimento eccessivo.
  • È fondamentale utilizzare calzature adatte, preferibilmente con un buon supporto del tallone e caratteristiche di controllo della pronazione, come le scarpe da corsa con stabilità o controllo del movimento.
  • Intervento chirurgico: in casi più complessi, il chirurgo ortopedico può intervenire per correggere malformazioni o riparare tendini. La diagnostica per immagini avanzata, inclusa la risonanza magnetica, aiuta a definire il piano operatorio. Il decorso post-operatorio varia da alcune settimane a mesi a seconda dell’intervento effettuato.

Tra le cause più frequenti dell’overpronazione troviamo:

  • Coalizione tarsale, ossia la fusione anomala di ossa attorno alla caviglia
  • Tendini d’Achille eccessivamente rigidi
  • Debolezza del tendine tibiale posteriore, fondamentale per l’arcata plantare

In aggiunta alle terapie dirette, si consiglia frequentemente una modifica dello stile di vita, incluso il controllo del peso corporeo tramite una dieta bilanciata, per ridurre il carico sulla pianta del piede e migliorare la sintomatologia.


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