Congedo 24 mesi vs. 3 giorni L.104: differenze nei permessi per familiari in difficoltà.
È cruciale sapere che, secondo l’art. 42, comma 5-bis, il congedo non può essere concesso se la persona da assistere è ricoverata a tempo pieno, a meno che i sanitari non richiedano la presenza del familiare. Questa regola stabilisce chiaramente i criteri per poter accedere a questa forma di assistenza, assicurando la prioritizzazione del supporto familiare.
[I permessi dei tre giorni L.104
Con l’entrata in vigore del d.lgs. 105 del 30 giugno 2022, l’art. 33, comma 3 della legge 104 è stato modificato, eliminando la figura giuridica del referente unico per l’assistenza. Questa modifica consente a più familiari, come fratelli o sorelle, di usufruire dei tre giorni mensili di permesso retribuito per assistere un genitore in grave difficoltà. Il d.lgs. specifica che i permessi possono essere richiesti in modo alternato tra più soggetti aventi diritto, mantenendo il limite di tre giorni al mese.
In particolare, il comma 4 dell’art. 3 del d.lgs. 105 chiarisce che il diritto di assistenza può essere riconosciuto a più familiari, come coniugi, conviventi o parenti di primo e secondo grado in determinate circostanze. Questa modifica rappresenta un passo significativo verso una maggiore flessibilità nella concessione dei permessi necessari per la cura dei familiari con disabilità grave.
