Costretti a vendere fedi per sfamare i figli: il parroco le ricompra

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Una storia di povertà e solidarietà a Rovigo. Una coppia in difficoltà è costretta a vendere le fedi nuziali per sfamare i figli, ma il parroco trova il modo per ricomprarle.

È stata organizzata una colletta a cui hanno partecipato anche alcuni terremotati dell’Abruzzo. Una colletta lanciata via Facebook dal parroco di San Bortolo (Ro), per poter riacquistare dal Compro oro le fedi. Il loro parroco si è messo subito all’opera, lanciando appunto una colletta tramite social network che ha permesso di ricomprare gli anelli. Protagonisti della vicenda, una coppia, lui disoccupato, lei impegnata in lavori saltuari, e i loro figli.

L’uomo ha raccontato del suo gesto estremo di vendere le fedi pur di racimolare quanto necessario, facendo scattare la gara di solidarietà ideata dal parroco. “Non si tratta solamente di restituire le fedi nuziali a una coppia che ha dovuto privarsene per sopravvivere – ha scritto ai suoi parrocchiani – ma di restituire dignità e autostima a una famiglia che rischiava di perderla”.

Quando però la coppia si è recata a ricomprare gli anelli ha scoperto che erano già stati fusi, ma il loro parroco non si è dato per vinto e ne ha comprati di nuovi, che sono così ora tornati all’anulare della coppia.
“Le fedi sono tornate, i generi alimentari sono arrivati, le offerte in denaro sono state recapitate, mancherebbe solo la cosa più importante e decisiva per questa famiglia bisognosa: ” Un lavoro.  Il lavoro è dignità, il lavoro è salute ed armonia, il lavoro è poter uscire al mattino a testa alta e poter ritornare alla sera, stanchi, ma orgogliosi per aver messo sul tavolo il pane, non frutto di elemosina, ma frutto del proprio lavoro. Anche i figli si accorgeranno che quel pane ha un profumo e un sapore diverso; il sapore della dignità riconquistata. Io ci credo!” ha concluso il parroco.

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