Crescono imprese industriali e dei servizi: aumentano occupazione, secondo dati Istat recenti

Crescono imprese industriali e dei servizi: aumentano occupazione, secondo dati Istat recenti

Crescono imprese industriali e dei servizi: aumentano occupazione, secondo dati Istat recenti

Nel 2023 il numero di imprese industriali e dei servizi in Italia supera i 4,5 milioni, con una crescita dello 0,8% rispetto all’anno precedente, trainata soprattutto dai servizi avanzati. Il valore aggiunto complessivo aumenta del 7,3%, con punte maggiori nelle costruzioni (+15,6%). Gli addetti crescono del 2,4%, mentre gli investimenti per addetto aumentano oltre l’11%, soprattutto nei settori costruzioni e servizi. Le imprese organizzate in gruppi, poco più di 190mila, rappresentano una quota significativa del fatturato e del valore aggiunto, con una crescita dell’8,4%. L’occupazione cresce maggiormente nelle imprese di grandi dimensioni e in gruppi domestici e multinazionali.

Analisi delle imprese industriali e dei servizi in Italia nel 2023

Nel 2023, le imprese attive nel settore industriale e dei servizi superano i 4,5 milioni, con un aumento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. La crescita è particolarmente marcata nei servizi avanzati, mentre nell’industria si manifesta soprattutto nell’energia e nelle costruzioni. Il valore aggiunto nominale registra un incremento complessivo del 7,3%, spinto soprattutto dal settore delle costruzioni (+15,6%), seguito dai servizi (+7,2%) e dall’industria in senso stretto (+5,6%). Anche l’occupazione cresce, ma più moderatamente, con un aumento del 2,4% degli addetti. Gli investimenti per addetto salgono oltre l’11% passando da 7,6 a 8,4 mila euro, concentrandosi soprattutto nelle costruzioni e nei servizi; nelle piccole e medie imprese manifatturiere si rileva un incremento dell’intensità di investimento.

Le imprese del settore industriale e dei servizi impiegano oltre 18,1 milioni di addetti, il 3,3% in più rispetto al 2022, di cui circa 13,4 milioni sono dipendenti. Il comparto dei servizi, che rappresenta l’80% delle imprese e accoglie il 67,5% degli addetti, contribuisce per il 55,7% al valore aggiunto totale. La crescita occupazionale nei servizi si attesta al 2,6% per gli addetti e al 3,6% per i dipendenti, superando leggermente la media generale. Nell’industria stretta, che comprende l’8,3% delle imprese, si registra una diminuzione numerica del 1,6%, mentre l’occupazione cresce dell’1,8% per gli addetti e del 2,2% per i dipendenti, livelli inferiori alla media complessiva.

Le imprese attive nelle costruzioni rappresentano l’11,8% del totale, impiegando il 9% degli addetti e producendo una quota equivalente del valore aggiunto. L’occupazione in questo segmento supera la media con aumenti rispettivamente del 3,3% per gli addetti e del 4,6% per i dipendenti. Le grandi imprese, sebbene costituiscano solo lo 0,1% del totale, generano circa il 35% del valore aggiunto e occupano un quarto degli addetti. Anche le medie imprese evidenziano incrementi analoghi, mentre quelli delle imprese con 20-49 addetti sono leggermente inferiori.

Solo il 4,2% delle imprese opera all’interno di gruppi, con 190.777 realtà imprenditoriali organizzate in 124.274 gruppi, che occupano oltre 6,9 milioni di lavoratori e producono il 57,9% del valore aggiunto industriale e dei servizi. La crescita degli occupati si distribuisce tra gruppi domestici (+10,6%), multinazionali estere (+4,6%) e multinazionali italiane (+1,9%). Le grandi imprese raggruppate sono il 2% ma costituiscono il 57,5% del valore aggiunto generato dai gruppi. La dimensione media delle imprese appartenenti a gruppi si riduce leggermente a 36,3 addetti, mentre nelle multinazionali si osservano valori ben più elevati, con una media tra 111,9 e 135,2 addetti a seconda della governance. Le imprese di gruppi domestici risultano più piccole, con una media di 18,4 addetti.

Andamento delle Imprese Industriali e dei Servizi in Italia nel 2023

Nel corso del 2023, le imprese attive nei settori industriale e dei servizi di mercato hanno superato quota 4,5 milioni, segnando un aumento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è più marcata nei settori avanzati dei servizi, mentre nell’industria il rialzo interessa soprattutto energia e costruzioni. Il valore aggiunto complessivo delle imprese registra un incremento nominale del 7,3%, sostenuto principalmente dal settore delle costruzioni (+15,6%), seguito dai servizi (+7,2%) e dall’industria in senso stretto (+5,6%). L’incremento degli addetti rimane più contenuto, con un tasso pari al 2,4%. Gli investimenti per addetto sono cresciuti di oltre l’11%, passando da 7,6 a 8,4 mila euro, con un’attenzione particolare alle costruzioni e ai servizi, mentre nell’industria manifatturiera l’aumento della densità d’investimento interessa solo piccole e medie imprese.

Le imprese del settore servizi rappresentano circa l’80% del totale e occupano il 67,5% degli addetti, producendo il 55,7% del valore aggiunto. In questo ambito, l’occupazione registra una crescita leggermente superiore alla media generale, con un aumento del 2,6% per gli addetti e del 3,6% per i dipendenti. Nel settore dell’industria, che comprende l’8,3% delle imprese, si osserva una riduzione del 1,6% nel numero di aziende, mentre gli addetti aumentano dell’1,8% e i dipendenti del 2,2%. Le costruzioni coinvolgono l’11,8% delle imprese e contribuiscono al 9% del valore aggiunto e dell’occupazione complessiva, con una crescita dell’occupazione superiore alla media: +3,3% per gli addetti e +4,6% per i dipendenti.

Una quota significativa dell’attività economica è generata dalle imprese organizzate in gruppi, che costituiscono il 4,2% del totale ma impiegano oltre 6,9 milioni di addetti, in aumento del 6,1% rispetto al 2022. Queste realtà contribuiscono per il 65,3% al fatturato totale e per il 57,9% al valore aggiunto dell’industria e dei servizi. L’incremento occupazionale interessa tutte le tipologie di gruppi: +10,6% per i gruppi domestici, +4,6% per le multinazionali estere e +1,9% per le multinazionali italiane. Le grandi imprese, sebbene rappresentino solo lo 0,1% del totale, producono circa il 35% del valore aggiunto e occupano un quarto degli addetti.

Nonostante la loro limitata numerosità, le grandi imprese organizzate in gruppi rappresentano il 2% del totale ma contribuiscono per il 57,5% al valore aggiunto generato dai gruppi. La dimensione media delle imprese appartenenti a gruppi è leggermente diminuita, passando da 39,3 a 36,3 addetti. Le imprese con governance multinazionale mostrano dimensioni medie più elevate: 111,9 addetti per i gruppi con governance estera e 135,2 per quelli con governance italiana, mentre le imprese dei gruppi domestici risultano più piccole, con una media di 18,4 addetti.

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