Crimini contro l’ambiente, Lazio e Lombardia le regioni più colpite

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Nel 2016 sono stati 25.889 i reati contro l’ambiente accertati su tutto il territorio nazionale, 71 al giorno, circa 3 ogni ora. Dilaga la corruzione, l’altra faccia delle eco-mafie, con la Lombardia e il Lazio le regioni più colpite.

Calano i reati contro gli animali, quelli relativi al ciclo illegale del cemento, mentre aumentano quelli del ciclo illegale dei rifiuti e gli incendi che hanno mandato in fumo più di 27.000 ettari. Sul fronte abusivismo, sono 17mila le nuove costruzioni fuorilegge.

Sono i dati del rapporto Ecomafia 2017 di Legambiente, le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia.

Commesso un reato ogni giorno

A fronte di 1.215 controlli, nel 2016 la legge 68/2015 ha consentito di sanzionare 574 eco-reati, più di uno e mezzo al giorno, denunciare 971 persone e 43 aziende, sequestrare 133 beni per un valore di circa 15 milioni di euro con l’emissione di 18 ordinanze di custodia cautelare.

Sul totale, 173 eco-reati hanno riguardato specificamente i nuovi delitti (pari al 30% del totale) mentre sono 401 (pari al restante 70%) i casi di applicazione del meccanismo di estinzione dei reati minori.

In particolare, sono 143 i casi di inquinamento ambientale, 13 di disastro ambientale, 6 di impedimento di controllo, 5 i delitti colposi contro l’ambiente, 3 quelli di omessa bonifica e 3 i casi di aggravanti per morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale.

La Campania si conferma la prima regione, con 70 eco-reati contestati. Sono 41 i procedimenti giudiziari che nel 2015 si sono conclusi con condanne di primo grado grazie alla nuova legge, mediante patteggiamenti e riqualificazione di reati contestati precedentemente sotto altro titolo.

 

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