Crisi idrica: perché l’acqua manca anche dove c’è sempre stata
Il cambiamento climatico è il primo grande fattore da considerare. Non piove necessariamente molto meno rispetto al passato, ma piove in modo diverso. Le precipitazioni sono sempre più concentrate in eventi brevi e intensi, spesso violenti, che provocano alluvioni ma non ricaricano le falde. L’acqua scorre rapidamente in superficie, senza infiltrarsi nel suolo, e finisce dispersa in mare. Al contrario, diminuiscono le piogge leggere e prolungate, quelle che storicamente garantivano un rifornimento costante delle riserve idriche naturali.
A questo si aggiunge l’aumento delle temperature, che accelera l’evaporazione dai bacini artificiali, dai fiumi e dai terreni agricoli. Ne risulta un bilancio idrico sempre più negativo, anche in aree che per decenni non avevano conosciuto problemi di scarsità.
