Diminuisce l’export italiano verso i Paesi non appartenenti all’Unione Europea nel mese di marzo

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GAOXIONG, TAIWAN – Una nave carica di 100 case provvisorie destinate agli abitanti di Taiwan che hanno perso le loro case a causa del tifone Morakot, attracca al porto di Kaohsiung nella provincia di Taiwan, Cina, il 18 agosto 2009. Il carico di aiuti sarebbe stato inviato alle aree più colpite dal tifone Morakot nell’isola, che ha causato la morte di oltre 160 persone e ingenti danni materiali.

Il mese di marzo 2024 ha visto l’Istat stimare una riduzione temporanea delle esportazioni (-4,5%) e un aumento delle importazioni (+3,1%) per gli scambi commerciali con i paesi al di fuori dell’Ue27. La diminuzione delle esportazioni è dovuta principalmente a una riduzione delle vendite di beni strumentali (-13,8%), di energia (-5,2%) e di beni di consumo non durevoli (-1%), mentre le esportazioni di beni di consumo durevoli (+14,0%) e di beni intermedi (+0,6%) sono aumentate. Per quanto riguarda le importazioni, ad eccezione di beni strumentali (-1,6%) e energia (-0,4%), si sono registrati incrementi per tutti i gruppi di prodotti.

Nel primo trimestre del 2024, le esportazioni sono diminuite dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, con una diminuzione in tutti i gruppi tranne i beni di consumo durevoli (+12,7%). Le importazioni, nello stesso periodo, hanno subito una flessione del 6,1%, principalmente a causa della contrazione degli acquisti di energia (-17%).

A marzo 2024, le esportazioni sono diminuite del 5,7% rispetto all’anno precedente (erano +2,8% a febbraio 2024). La flessione è stata determinata principalmente da minori vendite di beni intermedi (-10,2%), beni di consumo non durevoli (-9,8%) e beni strumentali (-6,9%). Le importazioni, d’altra parte, hanno registrato una flessione del 12,8%, principalmente a causa della diminuzione degli acquisti di energia (-30,3%).

Il saldo commerciale con i paesi al di fuori dell’Ue27 è stato positivo ed è stato pari a +5.603 milioni a marzo 2024, rispetto ai +4.161 milioni registrati nello stesso mese del 2023. Il deficit energetico (-4.012 milioni) è stato inferiore rispetto all’anno precedente (-6.282 milioni). L’avanzo nel commercio di prodotti non energetici è diminuito da 10.444 milioni a marzo 2023 a 9.615 milioni a marzo 2024.

A parte Turchia (+33,9%) e paesi OPEC (+5,8%), le esportazioni verso tutti i principali partner al di fuori dell’Ue27 sono in calo su base annua. Le esportazioni verso la Cina hanno subito la più ampia flessione tendenziale (-26%).

Le importazioni dagli Stati Uniti (+9,8%), dall’India (+5,1%) e dalla Cina (+3,2%) sono aumentate su base annua, mentre gli acquisti dagli altri principali partner al di fuori dell’Ue27 sono diminuiti. Le riduzioni più significative riguardano gli acquisti dai paesi MERCOSUR (-33,4%), paesi OPEC (-30,6%), paesi ASEAN (-18,7%) e Regno Unito (-15,5%).

L’Istat ha commentato che la riduzione temporanea delle esportazioni verso i paesi al di fuori dell’Ue, principalmente dovuta alle minori vendite di beni strumentali, è influenzata dalle operazioni ad alto impatto registrate a febbraio 2024. Escludendo queste operazioni, si stima una riduzione meno significativa, pari a -0,8%. La flessione delle esportazioni su base annua ha coinvolto quasi tutti i principali partner al di fuori dell’Ue27 ed è stata causata per più della metà dalla riduzione delle vendite verso Cina e Stati Uniti. Le importazioni rimangono in aumento su base mensile, soprattutto grazie ai maggiori acquisti di beni intermedi e di beni di consumo non durevoli, mentre la flessione su base annua si è leggermente accentuata.

Nei primi tre mesi del 2024, il saldo commerciale con i paesi al di fuori dell’Ue è stato positivo per 15,5 miliardi (rispetto ai 6,8 miliardi registrati nello stesso periodo del 2023).

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