Educazione prima dell’istruzione: combattere la mafia partendo dalla formazione nelle scuole.
Pedagogia dell’Antimafia: Un Approccio Necessario
Approfondendo il tema dell’educazione, Gratteri ha proposto l’idea di una “pedagogia dell’antimafia”, fondamentale per affrontare il problema della criminalità organizzata. “Le scuole devono diventare un perno centrale nella lotta alle mafie. È necessario formare i formatori e promuovere approcci innovativi”, ha spiegato il procuratore. L’esempio dell’Università della Calabria viene citato come un modello di come i giovani possano essere guidati a comprendere la non convenienza della delinquenza.
“Occorrono lavoro, diritti, servizi (in particolare sanitari) e opportunità per i ragazzi. Ma ciò che serve più di tutto è la volontà e la determinazione di combattere questo fenomeno”, ha aggiunto. Gratteri chiarisce che la lotta alle mafie non passa solo attraverso le istituzioni, ma deve coinvolgere tutta la società, dal mondo della scuola a quello del lavoro.
La sua chiamata all’azione si fa più forte quando parla del ruolo dei cittadini. Un’educazione mirata può rendere le nuove generazioni più consapevoli e attive nel contrastare la criminalità organizzata. In questo contesto, il procuratore invita tutti a mettere in gioco la propria parte e a coinvolgersi attivamente nella costruzione di un futuro migliore.
