Edufin Index 2025: alfabetizzazione finanziaria e assicurativa degli italiani sotto la sufficienza
Il rapporto Edufin Index 2025 di Alleanza Assicurazioni, Fondazione Mario Gasbarri e SDA Bocconi evidenzia un livello di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa in Italia sotto la soglia di sufficienza, con un punteggio di 56 su 100. Solo il 40% della popolazione gestisce consapevolmente le proprie finanze, mentre il 10% rimane completamente analfabeta in materia. Il rapporto introduce inoltre il Longevity Index e il Pension Index, che mostrano scarsa consapevolezza riguardo all’allungamento della vita e alla previdenza. L’impegno di Generali e Alleanza Assicurazioni punta a migliorare l’educazione finanziaria per favorire scelte consapevoli e un futuro sostenibile per tutti.
Consapevolezza finanziaria e assicurativa in Italia nel 2025: dati e prospettive
Secondo il rapporto Edufin Index di Alleanza Assicurazioni, Gruppo Generali, insieme a Fondazione Mario Gasbarri e con il supporto scientifico di SDA Bocconi, nel 2025 il livello di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa in Italia raggiunge un punteggio di 56 su 100, al di sotto della soglia di sufficienza fissata a 60. Solo il 40% degli italiani dimostra di gestire consapevolmente le proprie finanze, mentre la quota degli analfabeti finanziari è scesa al 10%, in leggero calo rispetto all’anno precedente. I risultati indicano che uomini, persone over 45 e residenti al Nord presentano livelli superiori alla media. Inoltre, si osserva una riduzione dei divari territoriali ed anagrafici, con un miglioramento nell’alfabetizzazione finanziaria al Sud e tra i giovani tra i 25 e i 34 anni, probabilmente frutto delle iniziative di formazione promosse da enti pubblici e privati.
La ricerca ha integrato all’Edufin Index due nuovi indicatori: il Longevity Index, che misura la consapevolezza riguardo all’allungamento della vita e alle sfide correlate, e il Pension Index, che valuta competenze e comportamenti in tema di previdenza pubblica e integrativa. Entrambi i valori sono inferiori alla soglia di sufficienza, con il Longevity Index a 55 e il Pension Index a 48. Quest’ultimo mette in evidenza competenze limitate in materia pensionistica, con una maggiore comprensione della pensione pubblica rispetto alle forme integrative. Si rileva inoltre un importante divario di genere, pari a 11 punti, che dipende soprattutto dal livello di alfabetizzazione finanziaria e dalla condizione occupazionale.
Giancarlo Fancel, CEO di Generali Italia, sottolinea che l’educazione finanziaria rappresenta una competenza chiave per costruire una società più giusta e informata. L’impegno del gruppo passa attraverso un Programma Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa, che ha coinvolto oltre 450mila cittadini in migliaia di eventi. La Fondazione The Human Safety Net supporta inoltre famiglie e comunità vulnerabili, offrendo corsi specifici per genitori, bambini, rifugiati e migranti, rafforzando così la capacità delle persone di fare scelte consapevoli.
Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni, evidenzia le sfide demografiche che l’Italia sta affrontando, con un progressivo invecchiamento della popolazione che mette sotto pressione la sostenibilità del sistema sanitario e previdenziale. La quarta edizione dell’Edufin Index conferma la necessità di migliorare l’educazione finanziaria su temi cruciali come longevità e pensioni. Alleanza Assicurazioni intende proseguire nel 2026 con investimenti in formazione e iniziative didattiche per sostenere una cittadinanza inclusiva e garantire equità sociale in un contesto in rapido cambiamento.
Edufin Index 2025: l’alfabetizzazione finanziaria degli italiani tra sfide e opportunità
Secondo il rapporto Edufin Index 2025 di Alleanza Assicurazioni, in collaborazione con Fondazione Mario Gasbarri e SDA Bocconi, la consapevolezza finanziaria e assicurativa in Italia si mantiene su un livello sotto la sufficienza, fissata a 60 su una scala da 0 a 100, attestandosi a 56. Solo il 40% della popolazione dimostra di saper gestire efficacemente le proprie finanze, mentre la percentuale di analfabeti finanziari scende leggermente al 10%. Tra i gruppi con performance superiori si distinguono uomini, persone over 45 e residenti nel Nord del Paese. Si registra, inoltre, una lieve riduzione del divario territoriale ed anagrafico, con una crescita di un punto percentuale tra gli abitanti del Sud e delle Isole e tra i giovani tra i 25 e i 34 anni, segno positivo delle iniziative di educazione finanziaria intraprese.
Lo studio ha introdotto anche due nuovi indicatori: il Longevity Index e il Pension Index, utili ad analizzare rispettivamente la consapevolezza legata all’allungamento della vita e la conoscenza dei sistemi previdenziali pubblici e integrativi. Entrambi gli indici rimangono sotto la soglia di sufficienza, con valori pari a 55 e 48. Il Longevity Index migliora al crescere del reddito, ma subisce l’effetto negativo della disoccupazione, mentre il Pension Index evidenzia competenze limitate, soprattutto nell’ambito dei piani previdenziali integrativi. Emergono divari significativi di genere, con le donne meno preparate rispetto agli uomini, e una scarsa consapevolezza anche tra gli over 65, prossimi alla pensione ma non sufficientemente informati.
Giancarlo Fancel, CEO di Generali Italia, sottolinea l’importanza dell’educazione finanziaria come strumento essenziale per costruire una società più equa e responsabile. L’azienda si impegna a mantenere il proprio ruolo di partner delle famiglie, imprese e comunità attraverso programmi nazionali di formazione che hanno già raggiunto mezzo milione di persone, nonché tramite iniziative di volontariato come quelle della Fondazione The Human Safety Net, che supportano gruppi vulnerabili e promuovono percorsi di inclusione, lavoro e conoscenze finanziarie.
Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni, richiama l’attenzione sulle profonde trasformazioni demografiche italiane, con un invecchiamento della popolazione che mette sotto pressione la sostenibilità di servizi essenziali come sanità e previdenza. La nuova edizione dell’Edufin Index conferma inoltre la necessità di elevare il livello di preparazione finanziaria degli italiani sui temi cruciali per il loro futuro, in particolare longevità e pensioni. L’impegno a promuovere l’educazione finanziaria continuerà anche nel 2026, con investimenti mirati a migliorare le competenze e a favorire pari opportunità, necessari per affrontare un contesto sociale ed economico in rapido cambiamento.
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