Elizabeth Erasito, custode dei parchi e dei luoghi delle Fiji. Scopri il suo impegno.

Elizabeth Erasito, custode dei parchi e dei luoghi delle Fiji. Scopri il suo impegno.

Lavorando nel settore, Erasito ha parlato apertamente delle limitazioni. Ha sottolineato l’importanza del monitoraggio, affermando che questo aveva più rilevanza delle mere dichiarazioni ufficiali. È stata chiara nel constatare che erano necessari strumenti pratici per monitorare l’infiltrazione urbana, gli incendi, le specie invasive e l’estrazione illegale di sabbia. La conservazione, per lei, era un lavoro amministrativo svolto nel tempo, spesso lontano dai riflettori.

Erasito contestava anche l’idea che la protezione della natura fosse separata dalla vita quotidiana. I parchi, sosteneva, dovevano rimanere aperti e accessibili, spazi in cui le persone potessero trovare benessere e biodiversità. Questa visione rifletteva una convinzione più ampia, secondo cui il territorio non era solo una risorsa, ma parte di una relazione continua tra persone, storia e luogo.

Era scettica nei confronti dello sviluppo presentato come inevitabile. “Sebbene l’appeal dello sviluppo possa essere difficile da ignorare,” osservava, “i benefici a breve termine non supereranno mai i danni a lungo termine.” Era una posizione affinata dall’esperienza piuttosto che da retorica.

Il suo lavoro non ha prodotto cambiamenti drammatici o grandi annunci, ma ha portato risultati concreti: confini mantenuti, siti conservati e istituzioni operative. In ambito di conservazione, questo tipo di risultato è spesso ciò che conta.

Elizabeth Erasito è scomparsa nell’ottobre 2025, all’età di 57 anni. La sua eredità vive nella realtà di una conservazione pragmatica, radicata nella vita delle persone e nella salvaguardia del patrimonio naturale e culturale di Fiji.

Fonti ufficiali:

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