Funerale della docente Cristina Gallo: un’eroina della libertà, denuncia sui ritardi negli esami in Sicilia.
Il lascito di una madre e un’insegnante
Vincenzo Tranchida, il figlio di Maria Cristina, ha espresso la speranza che la battaglia della madre possa rappresentare una svolta per la Sicilia: “Spero che quello che hai denunciato porti a un cambiamento per tanti altri che vivono la tua stessa condizione”. Le parole del giovane hanno toccato profondamente i presenti, esprimendo un desiderio collettivo di giustizia.
Fra i partecipanti alle esequie, vi erano anche gli ex compagni di scuola della professoressa, molti dei quali hanno viaggiato da lontano per rendere omaggio. Un gesto che denota quanto fosse amata e rispettata. Giuseppe Lentini, uno dei compagni, ha condiviso che il gruppo WhatsApp creato per rimanere in contatto ha permesso loro di sostenersi a vicenda nei momenti difficili e nei momenti felici.
Da quanto emerso, la denuncia di Maria Cristina ha portato all’apertura di un’indagine da parte della Procura di Trapani, rivelando una realtà sconvolgente all’interno dell’Asp di Trapani. Tra il 2024 e il 2025, sono stati segnalati più di 3.300 referti istologici consegnati in ritardo, portando alla registrazione di 19 indagati tra medici e personale sanitario per reati come omicidio colposo e omissione di atti d’ufficio.
È in corso una verifica per accertare se i ritardi nella consegna degli esami siano stati la causa di decessi sospetti, un tema che potrebbe avere ripercussioni significative sul sistema sanitario locale.
