Garlasco: nuove impronte alla colazione di Chiara Poggi, possibile nuovo esame dei reperti.
L’avvocatessa Giada Bocellari ha dichiarato che le impronte saranno inviate per una valutazione, ma ha avvertito che non è garantito che siano utili dal punto di vista giuridico. Luciano Garofano, ex comandante dei RIS di Parma e consulente della difesa, ha confermato che alcune impronte potrebbero essere idonee per confronti con Chiara Poggi, Alberto Stasi e altri indagati. Tuttavia, alla luce degli esiti del DNA, è più probabile che tali impronte possano appartenere a Poggi o a Stasi. Sarà essenziale identificare se le tracce, ad esempio quelle sulla confezione dei biscotti, possano appartenere a chi ha venduto il prodotto o in qualche modo vi è entrato in contatto.
Rilevamenti nella spazzatura
Per quanto riguarda il sacchetto della spazzatura, precedenti analisi avevano già rivelato tracce genetiche riconducibili a Chiara Poggi e Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere in via definitiva. La presenza di queste tracce nel sacchetto della spazzatura solleva interrogativi sulla relazione tra i due al momento della morte di Chiara, evidenziando interconnessioni cruciali nel caso.
La prossima udienza è stata fissata per il 26 settembre 2025 dalla giudice per le indagini preliminari, Daniela Garlaschelli. Durante questa udienza, sarà discusso non solo l’esito delle analisi recenti ma anche la richiesta di proroga dell’incidente probatorio presentata dalla genetista e perita del giudice, Denise Albani. Il caso Garlasco, a distanza di quasi vent’anni, continua a rimanere sotto i riflettori con la possibilità di nuovi elementi investigativi che potrebbero influenzare il processo.
