IA a scuola: Crepet avverte, serve riflessione. È come un banco dei pegni per l’intelligenza.

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La risposta delle scuole al nuovo divieto

In risposta all’imposizione del divieto, molte scuole si stanno mobilitando. La Tecnica della Scuola ha avviato un’indagine per raccogliere opinioni dai dirigenti scolastici. Questi stanno discutendo su come affrontare le nuove regole e quali misure adottare. Tra le domande sollevate c’è l’utilizzo di armadietti per la custodia dei telefoni, modalità di sanzioni in caso di infrazioni e come garantire che anche il personale docente segua le nuove linee guida.

I risultati preliminari indicano che non ci sono risposte uniformi. Alcuni istituti hanno optato per divieti rigorosi durante la ricreazione, mentre altri permettono un uso limitato. Inoltre, è stato notato che non tutte le scuole prevedono che i docenti si attengano a queste regole. Questi aspetti sollevano interrogativi sull’efficacia della normativa e sull’impatto che avrà sul clima scolastico generale.

Custodia e responsabilità: l’aspetto legale

Un altro tema cruciale è quello della custodia dei dispositivi. Con l’introduzione del divieto, gli studenti potrebbero dover lasciare i loro cellulari in armadietti o contenitori. Ma quali sono i rischi e le responsabilità per le scuole in questo caso? Per fare chiarezza, La Tecnica della Scuola ha consultato l’avvocato Dino Caudullo, esperto in materia, che ha spiegato come la legge si applica a queste situazioni. Le responsabilità legate alla custodia dei beni personali sono un aspetto spesso trascurato.


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