Il microfono non serve: l’AI raccoglie dati senza ascoltarti
Nel 2016, Meta (all’epoca Facebook) pubblicò un articolo nel quale affermava esplicitamente di non utilizzare il microfono del telefono per determinare quali annunci mostrare agli utenti o quali contenuti visualizzare nel loro feed. Negli anni successivi, il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha testimoniato davanti al Congresso negando nuovamente di raccogliere dati audio degli utenti a tale scopo.
Mosseri ribadisce questi concetti nel suo post su Instagram, in un momento in cui la compagnia si prepara a raccogliere un volume di dati senza precedenti. Egli afferma che gli utenti potrebbero rendersi conto se il microfono del telefono fosse attivo, poiché visualizzerebbero una lucetta sullo schermo e la batteria si scaricherebbe più rapidamente.
Invece, il segreto della potenza del sistema di raccomandazioni di Meta risiede nella collaborazione con gli inserzionisti, che forniscono informazioni su chi ha visitato i loro siti web. Queste informazioni aiutano Meta a mostrare annunci pertinenti agli utenti. Inoltre, l’azienda indirizza gli utenti verso contenuti in base agli interessi di altre persone simili a loro. Questo approccio basato su algoritmi ha reso Meta una macchina da soldi nel corso degli anni.
