Kim Jong-un vuole incontrare Trump, il presidente accetta l’invito

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Kim Jong-un vuole incontrare Trump, il presidente Usa ha accettato l’invito del dittatore Coreano. Entro maggio Kim Jong-un e Donald Trump si incontreranno. La notizia arriva dalla Casa Bianca da una delegazione sudcoreana che nei giorni scorsi era volata nella capitale del Nord per un altro colloquio senza precedenti.

Kim si dichiara inoltre pronto a sospendere i test nucleari. Il responsabile per la sicurezza nazionale della Corea del Sud, Chung Eui-yong, che ha guidato la delegazione, è intervenuto dalla Casa Bianca dopo aver incontrato il presidente americano e si è detto “ottimista” su una soluzione pacifica della crisi della penisola.

Nel frattempo perrestano in vigore tutte le sanzioni: “Non è prevista alcuna concessione in cambio dell’apertura al dialogo”, è stato sottolineato. Una linea poi confermata su Twitter dallo stesso Trump che però ha sottolineato come siano stati fatti “grandi progressi” nel negoziato.

Kim Jong-un vuole incontrare Trump: reazioni positive da Russia e Giappone

Il dipartimento di Stato americano aveva comunicato nuove misure contro Pyongyang dopo aver verificato l’impiego del gas nervino nell’agguato che ha portato alla morte di Kim Jong-nam, fratellastro del dittatore.

Il premier giapponese Shinzo Abe ha accolto positivamente il “cambio della postura” di Pyongyang anticipando che ad aprile andrà negli Usa per discutere il dossier nordcoreano con Trump.

La Russia e la Cina, alleate della Corea, si dichiarano soddisfatti dell’annuncio delll’imminente incontro. Mosca lo considera “un passo nella giusta direzione” e si augura che il meeting avrà davvero luogo. Secondo il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov l’incontro dovrebbe condurre a una “piena soluzione politica” della situazione nella penisola coreana e una sua “denuclearizzazione”.

La questione nucleare della penisola coreana “è sul giusto binario della sua soluzione”, ha detto invece il portavoce del ministro degli Esteri cinese Geng Shuang, auspicando che tutti possano mostrare “il coraggio politico per arrivare alla soluzione”, fino in fondo.

Kim Jong-un non ha mai viaggiato all’estero dal dicembre 2011, quando per la morte del padre Kim Jong-il ha ereditato il potere. Non ha neanche mai incontrato un capo di governo straniero. Oltretutto, le sanzioni internazionali impedirebbero a Kim di uscire dalla Nord Corea. Kim ha anche paura per la sua sicurezza personale. Le opzioni sono limitate.

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