La ZES: unica opportunità per il Sud? Dibattito a Palermo

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La Fondazione Magna Grecia ha organizzato un dibattito sulla Zes unica a Palermo, alla Sirenetta di Mondello. Si tratta di un tema cruciale per lo sviluppo del Mezzogiorno, che necessita di nuovi investimenti per colmare il divario con il resto del Paese. Tuttavia, sorgono dubbi riguardo all’autonomia differenziata e al suo impatto sulla spesa pubblica e sull’unità del Paese.

Il presidente della Fondazione, Nino Foti, ha espresso preoccupazione per l’approvazione dell’autonomia differenziata, temendo una divisione del Paese. Si chiede quali saranno gli effetti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) se le risorse vengono spostate verso il Nord. Foti ha sottolineato l’importanza della Zes unica come alternativa alla riforma dell’autonomia differenziata.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di abbreviare i tempi per accelerare gli investimenti. Ha condiviso l’idea di una Zes unica per tutto il Mezzogiorno e ha insistito sull’importanza di una coerente tempistica nell’attuazione delle riforme.

Il ministro per il Sud, gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha evidenziato il lavoro del governo per un piano strategico. La Zes unica è vista come un’opportunità strategica e si punta a un confronto con tutte le parti coinvolte per pianificare azioni efficaci.

Il presidente di RFI, Dario Lo Bosco, ha sottolineato il ruolo strategico della Sicilia come piattaforma nel Mediterraneo. Ha evidenziato la necessità di armonizzare le infrastrutture e realizzare una intermodalità virtuosa per il trasporto delle merci. Bisogna investire nelle ferrovie, nelle vie del mare e stabilire collegamenti efficienti con porti e aeroporti.

Francesco Saverio Romano, coordinatore di Noi Moderati, ha espresso preoccupazione riguardo all’eventuale penalizzazione del Sud in caso di approvazione dell’autonomia differenziata. Ha sottolineato l’importanza della Zes unica come strumento di semplificazione e accelerazione degli investimenti.

Giuseppe Russello, presidente di Confindustria Palermo, ha sollevato dubbi sull’operatività della Zes unica e sull’efficacia delle risorse disponibili. Ha auspicato una struttura periferica di contatto con le aziende per facilitare l’implementazione dei progetti.

Luca Bianchi, direttore generale dello Svimez, ha evidenziato la possibile incompatibilità tra Zes unica e autonomia differenziata, sottolineando la necessità di un quadro strategico che promuova lo sviluppo industriale del Sud. Ha espresso dubbi sulla capacità di attuare interventi efficaci che favoriscano una reale crescita economica.

Infine, è stato sottolineato che per garantire il successo delle politiche di sviluppo è necessario individuare assi strategici e adottare una visione unitaria e coerente nel perseguire gli obiettivi di crescita e sviluppo del Mezzogiorno.

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