L’amphibio che bloccò una diga idroelettrica affronta ora la crisi climatica.

L’amphibio che bloccò una diga idroelettrica affronta ora la crisi climatica.

Nel 2010, l’agenzia ambientale locale ha concesso una licenza preliminare per costruire una centrale idroelettrica sul fiume Forqueta. Tuttavia, queste centrali possono causare cambiamenti drastici nei flussi fluviali, bloccando la circolazione delle specie acquatiche e eliminando le variazioni naturali nel livello dell’acqua essenziali per interi ecosistemi. Per il M. admirabilis, la riproduzione dipende dai modelli di pioggia, quindi la centrale sarebbe stata una condanna a morte.

Un progetto di ricerca ha inteso coordinare i propri sforzi per prevenire la catastrofe ecologica. Le informazioni raccolte sul campo hanno permesso di valutare il rischio di estinzione della popolazione nota della specie, inserendo così il piccolo rospo nelle liste rosse di specie in pericolo nel 2013.

In un legame cruciale tra ricerca e legislazione, gli sforzi collettivi hanno portato il Ministero Pubblico Federale a porre un divieto sui lavori di costruzione. Questa è stata la prima volta in Brasile — e, a nostro avviso, nel mondo — che un anfibio è riuscito a fermare un progetto di tale portata.


Le Conseguenze delle Inondazioni e la Resilienza del Tardino

Le inondazioni del 2024 hanno avuto un impatto devastante, coinvolgendo circa 2,4 milioni di persone. Il fiume Forqueta è straripato, inghiottendo il proprio corso e nascondendo le rocce. Dopo le catastrofi, i ricercatori hanno dovuto tornare per vedere se il tardo ammirabile avesse resistito. Il primo tentativo di esplorazione ha sollevato molte domande: le dinamiche spaziali sarebbero cambiate a causa della forza dell’acqua?

Ogni anno, il team di ricerca divide l’area campionata in quadrati di 15 metri quadrati per monitorare la popolazione, ma ora il paesaggio era profondamente trasformato. L’unico tratto di affioramento che offre condizioni ideali per la vita e la riproduzione di questa specie sembrava essere a rischio.

Insieme a Michelle Abadie, tre altri biologi hanno partecipato all’esplorazione, portando attrezzature e strumenti per documentare ogni incontro. L’atmosfera era carica di aspettative mentre esploravano le rive del fiume, in cerca dei rari esemplari.

Dopo ore di ricerche, sono stati finalmente trovati 111 individui, adulti e giovanili. “Stanno riproducendosi, il che significa che il ciclo è stato mantenuto,” ha affermato Abadie. “Anche se non è il nostro numero più alto, è incoraggiante.”

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